Serie Tv

Las chicas del cable: a un certo punto tutti dobbiamo decidere in che direzione guardare

Prima serie spagnola di Netflix, Las chicas del cable (Le ragazze del centralino), ambientata nella Spagna sul finire degli Anni ’20, mostra una particolare attenzione verso il pubblico femminile. La seconda stagione a comincerà dicembre

Published

on

Prima serie spagnola ad approdare su Netfilx, Las Chicas Del Cable (Le ragazze del Centralino) scritta da Ramon Campos e Gema R. Neira, autori delle serie tv dell’emittente spagnola Antena3, Grand Hotel e Velvet (quest’ultima trasmessa in Italia da RaiUno e Rai HD nel 2014), ha come obiettivo l’attenzione al femminile, sia per quanto riguarda il pubblico, che per le storie che vi si raccontano.

Siamo a Madrid nel 1928, la Spagna è comandata dal dittatore Primo de Rivera, che con l’istituzione della legge marziale impone una rigida censura all’arte, alla cultura e anche ai costumi. La compagnia nazionale telefonica decide di assumere un gruppo di donne da inserire nel grande centralino; per tutte loro è un’occasione di riscatto dalla dipendenza da padri e mariti e la possibilità di fare un lavoro che tocchi con mano il futuro. La gelosia, le invidie e i tradimenti che si creano all’interno della compagnia si mescolano con l’ambizione, l’amicizia e l’amore che coinvolgono le quattro protagoniste: Lidia (Blanca Suárez), Marga (Nadia de Santiago), Carlota (Ana Fernández) e Ángeles (Maggie Civantos).

Lidia è una donna abituata a mentire, anche riguardo alla sua vera identità e soprattutto sui suoi sentimenti; arrivata a Madrid dieci anni prima insieme al suo innamorato, per una serie di sfortunate circostanze si ritroverà a lavorare in un bordello, acquisendo sicurezza e amicizie preziose, ma sempre vivendo un falso. Ricattata da un poliziotto corrotto che vorrebbe incriminarla per omicidio, si introduce nella compagnia telefonica per rubare il denaro necessario a pagare il suo aguzzino. Lì ritroverà il suo antico innamorato, Francisco (Yon González) ora direttore generale della società, e Carlos (Martín Rivas), figlio del presidente della compagnia, che si innamorerà di lei.

Anche Marga viene da origini modeste, ma a differenza di Lidia è molto timida e insicura. E’ molto brava nel suo lavoro, che le dà la possibilità di crescere e rendersi autonoma ma il suo sogno è quello di trovare un uomo da sposare. Ángeles un marito ce l’ha e ha anche una figlia: lui è un uomo prepotente e dispotico, che la tradisce e la picchia, come se fosse una cosa normale, e che non vuole che sua moglie lavori.

Lidia è un personaggio controverso, che vive costantemente nella menzogna, riuscendo sempre a caversela, mentre Marga e Angeles rappresentano dei clichet di donne che nonostante tutto vedono nell’uomo e nella famiglia il loro punto di arrivo;  Carlota è invece il personaggio con più spessore, e che racchiude le contraddizioni del periodo storico rappresentato. Figlia di un generale dell’esercito, dalla personalità molto eclettica ed esuberante, Carlota è anche il centro di una relazione a tre insieme a Sara (Ana Polvorosa) e Miguel (Borja Luna).

I personaggi che ruotano intorno alle protagoniste rappresentano i legami con passato e con le speranze per il futuro, in rapporto, passato-presente-futuro, che è il tema dominante della serie, anche se a volte fatica ad emergere.

In quella che molti hanno aspramente definito una telenovela, in realtà si possono rintracciare spunti di riflessione. Primo fra tutti le storture legate alle telecomunicazioni: tra l’euforia generale per la prima telefonata intercontinentale tra il re Alfonso XIII di Spagna e il presidente degli Stati Uniti, in realtà il piano segreto della compagnia è quello di intercettare le telefonate dei membri del governo che stanno preparando un colpo di stato, per poi ricattarli.

Quando Carlos, il giovane rampollo della famiglia Cifuentes, proprietaria dell’azienda, vuole introdurre un sistema che consenta di smistare le telefonate più velocemente, suo padre gli si oppone fermamente, proprio perché per continuare a svolgere le intercettazioni ha bisogno di operatrici che ascoltino, e non di una macchina. E l’introduzione di una tecnologia più moderna non riguarda soltanto i vertici della compagnia, che sanno bene quanto le informazioni siano il bene più prezioso (e lo saranno sempre di più) ma anche le operatrici stesse, che rischierebbero di perdere il posto.

Particolarmente ricco il cast di giovani attori spagnoli, noti sia al pubblico del grande schermo, come Blanca Suarez (Gli amanti passeggeri di Pedro Almodovar) che a quello televisivo, come Maggie Civantos, già protagonista della serie spagnola Vis a Vis, in onda in Italia su Nove. La conclusione della prima serie lascia chiaramente pensare ad una seconda stagione,  in onda il prossimo dicembre.

Commenta
Exit mobile version