Mississippi Burning – Le radici dell’odio, un film del 1988, diretto da Alan Parker e interpretato da Gene Hackman e Willem Dafoe, ispirato all’assassinio degli attivisti per i diritti civili del Mississippi, avvenuto nella contea di Neshoba, Mississippi, nella notte tra il 21 e 22 giugno 1964.
Mississippi burning Trama
Estate del 1964 in un piccolo centro dello stato del Mississippi. Due agenti dell’ Fbi indagano sulla misteriosa scomparsa di tre attivisti del movimento per i diritti civili: due ebrei bianchi e un nero. Il detective Anderson è un duro ex sceriffo di quelle parti, che conosce fin troppo bene vizi e pregiudizi del profondo Sud. Invece Alan Ward vorrebbe seguire alla lettera il regolamento del Bureau.
Tanti sono i meriti ascrivibili ad Alan Parker e a Chris Gerolmo, rispettivamente regista e sceneggiatore di questo Mississipi Burning.
Il primo, quello più facilmente individuabile, è l’essere riusciti a raccontarci una storia appassionante partendo da un fatto di cronaca, l’assassinio di tre attivisti nel 1964 in un paesino del Mississippi, cosa mai facile (il rischio di finire nel campo Vero-TV è onnipresente).
Sono riusciti, in secondo luogo, ad offrirci una panoramica su quelle che potevano essere le ragioni alla base del delitto (in questo devo dire che per una volta il sottotitolo inventato dai distributori italiani è pertinente), cosa ancora meno facile quando si trattano temi come il razzismo. In ultima istanza è opportuno dar credito a Parker per come – per una volta – ha saputo tenere a bada il suo innato istinto di mostrare scene ad effetto.
La qualità del prodotto finale ne ha risentito positivamente. Sul conto degli interpreti, Gene Hackman è un mostro assoluto di bravura: una delle migliori prove recitative di una lunghissima, memorabile carriera.
Film sul razzismo.