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Per la prima volta nella storia dell’ambito Premio, assegnato ogni anno dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani, un direttore del doppiaggio ritira un riconoscimento alla carriera. Maura Vespini, insieme a Carlo di Carlo, ha ricevuto infatti, durante la serata di premiazione al Teatro Greco di Taormina di sabato 19 giugno, un Nastro d’Argento per l’insieme delle opere di cui ha curato il doppiaggio.
Nell’ultima stagione cinematografica ha curato, tra gli altri, The Ghost Writer di Roman Polansky, The Reader di Stephen Daldry e Basta che funzioni di Woody Allen, di cui ha curato il doppiaggio di tutti i film dal 1993, con La dea dell’amore, in poi. E ancora The Christas Carrol di Zemechis, Il Pianista di Polansky, Il nastro bianco di Haneke, Il petroliere di Anderson, Doubt di Shanley, Le cronache di Narnia di Adamson, Quattro mesi tre settimane e due giorni di Mungiu, Manderlay di Von Tries sono solo alcuni tra i più recenti titoli di cui ha diretto il doppiaggio.
Produttrice e sceneggiatrice e per il cinema, Maura Vespini ha legato il suo nome anche a pellicole come Ilona arriva con la pioggia, Notturno Bus e recentemente Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio film che ha prodotto e co-sceneggiato.