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Stranger Things: cosa ci aspetta nella seconda stagione
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7 anni agoon
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RedazioneQuesti numeri certamente non sorprendono, dato che Stranger Things è una serie tv prodotta da Netflix che è stata in grado di incanalare e rielaborare tutto quel senso nostalgico per gli anni ’80 che va così di moda di questi tempi, non solo conferendo alla narrazione una precisione temporale (i fatti avvengono nel 1983) ma infarcendo la messa in scena di cimeli, gadget e oggetti vari che richiamano prepotentemente quel decennio e il suo immaginario, tanto rimpianto dalle generazioni che lì hanno trascorso la loro infanzia o la loro giovinezza.
Per fare un discorso approfondito sul sentimento nostalgico non basterebbero decine di pagine (a questo proposito consiglio l’ottimo saggio di Emiliano Morreale, L’invenzione della Nostalgia, edito da Donzelli Editore), limitiamoci quindi a ribadire quanto questo modo più che malinconico di guardare al passato sia stato il punto di forza di una serie tv come Stranger Things, nonché uno tra i motivi che ne hanno decretato il successo.
Come se non bastasse, ci siamo trovati di fronte ad una summa stilistica e tematica che è stata tanto cara a certo cinema e a certa letteratura. In Stranger Things non possiamo non riscontrare molti dei tòpoi narrativi ai quali, ad esempio, Stephen King ci ha abituati (e bene, anche): la piccola cittadina di provincia, il gruppo di preadolescenti che finisce con lo scontrarsi con qualcosa di terrificante e apparentemente imbattibile (IT docet), quindi il passaggio dall’infanzia all’adolescenza innescato da un qualche tipo di perdita o di trauma e così via.
Dal punto di vista cinematografico c’è tutto il cinema che ha segnato una generazione e che proprio negli ’80 ha avuto maggior successo: da Steven Spielberg a Joe Dante, da John Carpenter (il tema d’apertura di Streanger Things è un chiaro omaggio alle sonorità proprie delle colonne sonore di Carpenter) a Wes Craven, da Tobe Hooper a Richard Donner. Il revival degli anni 80 in Stranger Things non è dunque per niente velato, anzi, ne diventa il suo esplicito punto di forza.
Dove eravamo rimasti?
Siccome è notizia di questi giorni che la seconda stagione di Stranger Things 2 uscirà il 27 ottobre prossimo (con qualche giorno d’anticipo rispetto alla data precedentemente annunciata), è bene fare il punto della situazione sulla trama per non farsi trovare impreparati al debutto della nuova stagione.
Will, il bambino la cui scomparsa nel primo episodio innesca tutti gli avvenimenti, viene ritrovato da Joyce (Winona Ryder), sua madre, e dallo sceriffo Hopper (David Harbour), i quali sono riusciti a entrare nel “Sottosopra”, una versione oscura e speculare del nostro mondo, abitato da una creatura mostruosa e famelica. Nel frattempo, il Dr. Brenner (Matthew Modine), scienziato e responsabile del laboratorio segreto dalla quale è fuggita “Undici” (Millie Bobby Brown), misteriosa bambina dotata di poteri telecinetici e rapita dagli agenti del laboratorio subito dopo la sua nascita, trova Mike (Finn Wolfhard) e i suoi amici che stanno aiutando “Undici” a scappare. È lei stessa a uccidere alcuni degli agenti che li stanno braccando, ma il loro sangue attira la creatura del “Sottosopra” che uccide il Dr. Brenner e numerosi agenti. A seguito di uno scontro, “Undici” riesce a disintegrarla grazie ai suoi poteri, ma svanisce con essa.
A parte la scomparsa di “Undici” le cose sembrano essersi messe per il meglio: Will viene portato in ospedale e al suo risveglio gli amici sono ansiosi di raccontargli quanto sia accaduto. Lo sceriffo Hopper si reca nel bosco dove lascia del cibo all’interno di una cassetta in cui ripone anche delle gaufre, simili a frittelle e particolarmente apprezzate da “Undici”. È dunque molto probabile che la stessa “Undici” non sia morta, ma che si trovi nel “Sottosopra”. Tornato a casa, Will vomita in bagno quella che sembra una specie di lumaca, ritrovandosi per qualche istante anch’egli in quella versione oscura del nostro mondo dove era stato tenuto prigioniero.
Cosa ci aspetta?
«Faremo cose che deluderanno i fan, ma credo che alla fine saranno più soddisfatti … ». Queste le parole di Shawn Levy, produttore esecutivo e regista della serie. C’è dunque da preoccuparsi? Assolutamente no. Ciò che Levy intende dire con queste parole è che, più semplicemente, si è deciso di proseguire nella storia rispettando una certa coerenza che sta alla base del progetto, senza dover a tutti i costi accontentare i fan. «Non ci stiamo preparando a esaudire la wish-list dei fan: seguiremo l’istinto dei Duffer e quella che secondo loro è la storia giusta da raccontare». In particolar modo, il regista si riferisce alla tanto discussa questione relativa al personaggio di Barb, amica di Nancy. Sono stati molti coloro che hanno insistito sperando in un “ritorno in vita” del personaggio, ma Levy è stato cristallino nella sua risposta: «Un sacco di gente, anche persone famose, sono venute da me e mi hanno chiesto: “Detto tra noi, Barb tornerà, vero?” No, l’avete visto. Aveva una mostruosa creatura vermiforme che le usciva dalla bocca, non credo che possa tornare!».
Un’altra cosa che sappiamo per certa, è la collocazione temporale della seconda stagione rispetto alla prima. La storia si svolgerà infatti un anno dopo gli avvenimenti precedentemente narrati. Inoltre, questa nuova stagione ci mostrerà il desiderio degli abitanti di Hawkins (la cittadina al centro degli avvenimenti) di tornare alla normalità. Una normalità, questa, che durerà ben poco, dato che l’oscurità del “Sottosopra” si ripresenterà prepotentemente, in modi «da far sembrare il Demogorgone (la creatura mostruosa sconfitta da Undici alla fine della prima stagione, NdA) solo bizzarro», ha dichiarato Levy, aggiungendo che «le minacce saranno più gravi e oscure, molto più spaventose. Chi ha trovato la prima stagione troppo paurosa, probabilmente stavolta sarà terrorizzato. Ce l’abbiamo messa tutta: cinematograficamente e a livello di budget è una season molto ambiziosa».
Riguardo al cast, sappiamo che vi sarà l’ingresso di un attore che ha debuttato al cinema nei panni di uno dei protagonisti del film di culto I Goonies diretto da Richard Donner nel 1985 (ennesimo rimando alla cinematografia di quel decennio), Sean Astin. Il suo personaggio, Bob Newby, viene descritto come un ex nerd dal cuore tenero che frequentava il liceo con Joyce e Hopper. David Harbour, ha dichiarato che il personaggio di Sean Astin sarà il nuovo fidanzato di Joyce, cosa che dispiacerà non poco allo sceriffo. Quindi, almeno per il momento, la storia d’amore tra Joyce e Hopper, per la quale un po’ tutti abbiamo nutrito speranza, dovrà attendere.
Sul fronte registico, durante un’intervista a Digital Spy, M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso, Unbreakable,
Split ) aveva dichiarato che gli sarebbe piaciuto dirigere un episodio della seconda stagione di Stranger Things, in particolar modo dopo aver avuto l’occasione di lavorare con i fratelli Duffer alla serie Wayward Pines. In questo senso non ci sono state né conferme, né smentite, dunque l’unica cosa che possiamo fare è aspettare e incrociare le dita sperando di trovare il suo nome nei titoli di testa di uno dei prossimi episodi.
Per quanto riguarda il futuro remoto della serie, possiamo dire che ad oggi abbiamo già alcune informazioni. Innanzitutto, riguardo la sua longevità, i fratelli Duffer hanno dichiarato di aver pianificato la storia anche oltre la seconda stagione, affermando che nei loro piani lo show ne durerà quattro o cinque. Ovviamente è impossibile garantire per ora una tale durata nel tempo, dato che ci sono un’infinità di fattori da considerare, senza contare l’impegno di mantenere un’alta qualità del prodotto stagione dopo stagione. In un’intervista a Paste Magazine, Gaten Matarazzo, che interpreta Dustin nella serie, ha dichiarato di condividere la volontà dei creatori di Stranger Things di far proseguire lo show possibilmente fino a una quarta o a quinta stagione.
Per ora è tutto, ma restate sintonizzati per altre succose news!