Il levigato volto da cerbiatta di Audrey Hepburn è il testimone di questa bellissima mostra allestita con semplice eleganza al Palaexpò di via Nazionale a Roma. Le grandi sale, semplicemente vuote e senza cesure narrative, sono arricchite solo delle personalità degli incomparabili artisti della decima musa, che di volto in volto animano l’ambiente.
Gli autori delle foto sono più di cinquanta, tra di essi Clarence Sinclair Bull, Eugene Robert Richee, Robert Coburn, William Walling Jr, John Engstead, Elmer Fryer, Laszlo Willinger, A.L. “Whitey” Schafer e Ted Allan. Maestri a volte sconosciuti della fotografia classica hollywoodiana. Fotografi di talento che, come i pittori dei manifesti cinematografici, mettevano la loro arte a disposizione per la pubblicità del film.
Fotografi che raccontano una storia soprattutto in bianco e nero tramite una collezione di ritratti, storia raccolta da John Kobal, appassionato di film e giornalista che è stato riconosciuto come uno tra gli più importati storici del cinema.
Prima della sua morte precoce nel 1991 all’età di 51 anni, ha messo in evidenza questo interessante patrimonio fotografico esposto anche in luoghi prestigiosi come il Victoria & Albert Museum e la National Portrait Gallery a Londra, il MoMA a New York, la National Portrait Gallery a Washington DC, il Los Angeles County Museum of Art a Los Angeles.
Di dieci anni in dieci anni la società cambia e cambiano così le immagini dei propri miti ed eroi cinematografici. Con questo ritmo decennale è stata organizzata questa esposizione che presenta 161 ritratti fotografici di divi che furono, e sono ancora, prototipi di forza, bellezza, glamour, e naturalmente eleganza.
Dai principali protagonisti del muto come Charlie Chaplin e Mary Pickford agli eccezionali interpreti dei primi film sonori come Marlene Dietrich, Joan Crawford, Clark Gable, Gregory Peck e Cary Grant fino ai miti del dopoguerra come Marlon Brando, Paul Newman, Marilyn Monroe, Sophia Loren, Marcello Mastroianni e molti altri.
Le immagini esposte ci affascinano perché sono l’emblema di un modo di essere che non appartiene più al nostro tempo. Quello che traspare da tutte le foto è un’eleganza classica come quella della Hepburn e di molti altri; uno stile di cui si è perso lo stampo. Ed è proprio la raffinata eleganza dei soggetti rappresentati, e il modo di rappresentarli, che fa scattare la nostra incommensurabile nostalgia per un mondo che alcuni hanno conosciuto, altri solo sfiorato e i più giovani solo immaginato.
Molti di questi attori, mediante le pellicole intramontabili che li hanno portati alla ribalta internazionale, sono diventati volti comuni come quelli di un vicino di casa, tanto che, visitando questa mostra, ci sembra di vedere una collezione di ritratti di famiglia.
Il modo di porsi, gli atteggiamenti, gli sguardi di questi uomini e donne si pongono come fuori del tempo e nello stesso tempo ne hanno segnato la storia.
Icone, quindi, come immagini sacralizzate che hanno trasformato immancabilmente sin dalla nascita del cinema il gusto, la moda, ma anche la percezione di sé e la voglia di emozione di tutti noi.
La mostra è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, presentata dalla John Kobal Foundation in associazione con Terra Esplêndida Hollywood Icons.
Dal 24 giugno al 17 settembre 2017.