Destinato alle scuole primarie e secondarie della Regione Campania, il concorso Io Esisto nasce nell’ambito del Benevento Cinema e Televisione per rivolgere lo sguardo verso le diversità e per imparare a considerarle come una ricchezza che possa dare la possibilità di vedere le cose da un punto di vista diverso, e non come un ostacolo.
Annarita Del Donno, coordinatrice del concorso, che negli ultimi mesi ha supportato gli istituti, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti coinvolti nell’iniziativa, presenta le opere in concorso, ci spiega l’importanza di questo concorso come uno strumento di didattica inclusiva, una modo innovativo di apprendere che si affianca a quello tradizionale, più nozionistico, e che consente ai docenti di lavorare attraverso canali diversi da quelli tipicamente scolastici.
Nel reinventarsi scrittori, registi, scenografi, i ragazzi hanno attivato la creatività, dando una spinta a ciò che dovrebbe accadere sempre di più nelle scuole, stimolare la curiosità, poiché questa porta domande; e inoltre, la preparazione dei corti ha avvicinato studenti e insegnanti, riducendo la distanza che a volte può bloccare il processo di apprendimento/insegnamento.
Io Esisto insieme alle opere in concorso per Diversamente Uguali, concorso nazionale riservato ai giovani cineasti under 35 sono stati fortemente voluti nell’ambito del festival, al fine di promuovere la tematica dell’inclusione e dell’integrazione. La giuria che designerà i vincitori è presieduta dal produttore Nicola Giuliano (produttore de La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino)
Tra le opere in concorso, la proiezione de La Neve nel Deserto (12’) della scuola media Istituto Comprensivo di Vitulano (BN), che racconta la storia di una ragazza su un sedia a rotelle e degli atti di bullismo subiti per via della sua condizione; La grande bellezza della diversità (12’) della scuola elementare III circolo didattico G. Siani di Marano (NA) che racconta l’evoluzione avvenuta in una classe della scuola dal momento in cui è arrivato un bambino con un ritardo mentale e insegnanti e alunni si sono impegnati per ricreare nuove condizioni di apprendimento per aiutare il ragazzo; La musica per tutti, della scuola media IC di Prisco di Fontanarosa (AV) che parte dalle immagini iniziali di un piccolo centro semi-abbandonato dove le classi sono poco numerose e la presenza di un bambino con un handicap potrebbe rivelarsi difficile; ma un professore musico-terapista riesce a coinvolgere tutti nella preparazione di un concerto.
Tre cortometraggi molto diversi ma che raccontano una realtà presente in tutta Italia e che consente ai ragazzi, come nel caso del primo cortometraggio, interpretato da una ragazza non disabile, di mettersi nei panni di chi vive questa situazione; e nel secondo, dal pubblico, una delle giovani attrici non professioniste fa notare che avere un bimbo speciale in classe può rallentare gli altri, ma in realtà è nella lentezza che si apprezzano veramente le cose, rivelando così la ricchezza della diversità; il terzo cortometraggio non aveva un copione, è la rappresentazione di un momento esperienziale in una classe dove si usa un metodo che va dal pratico al teorico, prima si impara e poi si spiega.
E oltre alla didattica inclusiva, che include altri canali di apprendimento/insegnamento accanto a quelli tradizionali, l’esperienza con la telecamera è stata importante per rendere i ragazzi fruitori, con un inizio di capacità di discernimento sulle tecnologie di rappresentazione della realtà, mettendo le basi magari per qualche futuro cineasta o scrittore.