La maledizione dello scorpione di giada e Hollywood Ending : i film di Woody Allen .
La maledizione dello scorpione di giada
è un film del 2001 scritto e diretto da Woody Allen, con protagonisti lo stesso Allen ed Helen Hunt.
Il regista sceneggiatore rende omaggio al cinema anni Quaranta con un brio collaudato, con molte battute divertenti e con un’impalcatura di situazioni che mettono in vetrina l’artificio dello studio di posa. Allen attore è quasi più in forma di Allen regista e si regala gag, gesti, facce e giri verbali notevoli. I duetti scontri feroci tra CW e Betty Ann si ispirano, con rispetto e senza presunzione, a quelli straordinari e frizzanti e insuperabili tra Spencer Tracy e Katharine Hepburn. Woody Allen ed Helen Hunt sono tanto per cominciare molto più bruttini. Il cast, come sempre, mette insieme attori che sembrano già appagati di avere il proprio nome nei titoli di testa, senza pensare al peso del ruolo (la Theron è una boccoluta apparizione di secondo piano). Mentre ovunque impazza il restauro delle vecchie copie, Woody Allen mette a stagionare i suoi film.
Hollywood Ending
è un film del 2002 diretto da Woody Allen.
Il titolo è traducibile come finale hollywoodiano, o finale alla Hollywood; malgrado all’apparenza possa sembrare una commedia leggera, questo film si riallaccia alle tematiche care a Woody Allen, un regista statunitense che non ha mai condiviso le mode del suo paese né il suo gusto. Presentato fuori concorso al 55º Festival di Cannes, il film è uscito nelle sale statunitensi il 3 maggio 2002, e in Italia il 31 ottobre dello stesso anno.
Val Waxman, nevrotico regista in crisi e in declino, è stato lasciato dalla moglie Ellie, che si è accasata col produttore hollywoodiano Hal Jaeger. Ora Val vive realizzando spot pubblicitari, e quando Hal (su pressioni di Ellie) gli propone di tornare sul set, è ben lieto di accettare: ma un’improvvisa cecità di natura psicosomatica lo colpisce, rendendo assai complicata la lavorazione…Si sa, i tempi di Allen – sia davanti che dietro la cinepresa – sono perfetti: le scene in cui “visiona” i giornalieri o gira sequenze al buio sono irresistibili. La costruzione è esemplare, eppure si ha l’impressione che manchi lo “scatto” di altre occasioni.