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Tanto divertimento trash con i dinosauri de La terra dimenticata dal tempo e il vampiro di Malakai – Incubo di sangue

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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All’epoca della sua uscita nelle sale cinematografiche ottenne un inaspettato successo, tanto che la casa di produzione Amicus affidò al regista Kevin Connor – che aveva esordito proprio sotto di essa grazie al precedente La bottega che vendeva la morte (1974) – sia il sequel Gli uomini della Terra dimenticata dal tempo (1977) che Centro della Terra: Continente sconosciuto (1976), anch’essi tratti dalle opere letterarie di Edgar Rice Burroughs.

Più che lo scrittore cui si deve il mitico personaggio di Tarzan, però, La Terra dimenticata dal tempo (1974) richiama alla memoria il super classico del muto Il mondo perduto (1925) di Harry O. Hoyt nel portare in scena un sommergibile tedesco U-Boot che, affondato un mercantile britannico durante la Prima Guerra Mondiale, ne salva l’equipaggio per poi giungere insieme ai suoi componenti su una sconosciuta isola nei pressi dell’Antardtide, a quanto pare rimasta allo stadio primitivo.

FrancescoLomuscio_Taxidrivers_La terra dimenticata dal tempo_Connor

Infatti, non solo vi risiedono tribù di cavernicoli, ma è popolata da pericolosa fauna preistorica che, destinata a fare la propria apparizione una volta superata la prima mezz’ora di visione, non viene rappresentata attraverso l’effettistica in stop motion in voga fin dai tempi della citata pellicola derivata da Arthur Conan Doyle, bensì ricorrendo a pupazzoni capaci di regalare tanto divertimento senza pretese dal sapore trash.

D’altra parte, è nel periodo che vedeva continuare a spopolare i kaiju eiga che fecero dei gommosissimi Godzilla e Gamera le loro principali attrazioni che rientra questo movimentato b-movie avventuroso; i cui protagonisti – tra i quali il Doug McClure e la Susan Penhaligon attivi soprattutto in televisione – non solo si trovano ad avere a che fare anche con sabbie mobili, ma arrivano addirittura a cibarsi della carne dei dinosauri (!!!), che perdono sangue rosso vernice quando vengono feriti.

Con un making of di undici minuti e il trailer nella sezione del disco relativa ai contenuti speciali, restaurato in 4K lo riscopre su supporto dvd Sinister Film, che, a proposito di divertimento dal sapore trash, recupera dal dimenticatoio anche il poco conosciuto Malakai – Incubo di sangue (1975) di John Stanley.

FrancescoLomuscio_Taxidrivers_Malakai incubo di sangue_Stanley

Costruito su lenti ritmi di narrazione, un simpatico filmetto a basso costo che sceglie quale ambientazione una convention di cinema horror a San Francisco dove viene invitato Malakai alias Jerry Walter, attore proto-Christopher Lee famoso per i suoi ruoli da vampiro e che, però, si scopre presto essere un vero succhiasangue.

Non a caso, tra sgozzamenti e accoltellamenti i suoi agenti non si occupano altro che di procurargli vittime; mentre fanno la loro apparizione manifesti di cult e classici quali Psycho (1960) di Alfred Hitchcock e Racconti dalla tomba (1972) di Freddie Francis e si parla di figure mitiche del genere quali Vincent Price, Lionel Atwill e, ovviamente, Bela Lugosi, primo Dracula della storia della Settima arte.

Perché, al di là della modesta fattura del lungometraggio, in un certo senso non lontana da quelle di alcuni lavori di Herschell Gordon Lewis e Andy Milligan, a colpire l’appassionato è il forte retrogusto nostalgico trapelante dai dialoghi, che non mancano di tirare in ballo il capolavoro del muto Il gabinetto del dottor Caligari (1919) di Robert Wiene e di ricordare quando la censura tentò di attaccare storici fumetti del calibro di Tales from the crypt.

E sono trailer e galleria fotografica ad accompagnare l’edizione home video digitale di questo oscuro oggetto del desiderio in fotogrammi che, nel ribadire come la violenza esistesse da molto prima della nascita del cinema dell’orrore, arriva perfino a sfoderare retroscena riguardanti i nazisti e l’Olocausto (!!!).

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