Parigi può attendere è un film molto leggero, commedia godibile, se vista in televisione in un giorno di pioggia di fine estate.
Scritto e diretto da Eleanor Coppola, moglie di Francis e madre di Sofia, il film è la storia di una donna, Anne, matura e attraente (Diane Lane) moglie di un facoltoso produttore cinematografico, Michael (Alec Baldwin), alle prese con progetti in Marocco e a Budapest.
Anne è molto devota, attenta ai bisogni del marito e molto presente, anche da lontano con sua figlia. Invece di partire con il marito per Budapest decide di andare a Parigi, dove lui la raggiungerà una volta sbrigati gli affari. Il viaggio prende diramazioni inaspettate quando un socio di Michael, Jaques (Arnaud Viard) si offre di accompagnarla in macchina. Anne accetta un po’ esitante e viene letteralmente coinvolta dalla sfrenata, e esagerata, voglia di vivere dell’uomo. Jacques è l’importanza di seguire le proprie passioni francese; nell’immaginario collettivo americano gli uomini francesi sono galanti, amano la buona cucina, il buon vino, sono passionali e capaci di far sentire una donna come se fosse l’unica, anche se ad ogni angolo sbuca fuori un’ex fiamma.
Era nell’intento dell’autrice rendere il personaggio di Jacques “inconsistente” come in effetti si conferma grazie anche alla recitazione di Viard. Ad Anne, che vive un momento di transizione nella sua vita, il distacco da sua figlia e il riaffiorare di un antico dolore, un uomo nuovo e galante non occorre. Anne è innamorata di suo marito e glielo dichiara in una casella vocale troppo piena di messaggi di lavoro.
Il filo conduttore di Parigi può attendere è l’importanza di seguire le proprie passioni, anche quelle semplici, se questo rende felici. Anne ama i particolari, scatta foto a piccoli dettagli come un cornetto appena morso, un fiore che sbuca tra alcuni sassi; è la sua realtà, le piace e vuole assaporarla più lentamente.
Parigi può attendere si avvale della collaborazione delle migliori maestranze del cinema internazionale, come la direttrice della fotografia Crystel Fournier, la costumista italiana Milena Cannonero e la scenografa Anna Seibel, queste ultime conosciute sul set dei film diretti da Francis Ford Coppola e Sofia Coppola.
Parigi può attendere è anche un omaggio al cinema. Primo lungometraggio di Eleanor Coppola, che aveva girato documentari sui dietro le quinte dei film del marito, il road movie parte da Cannes, durante il festival del Cinema, e prosegue verso l’entroterra francese, fino ad arrivare a Lione, che ospita il Museo Lumiére. La zampata autoriale finale, con Diane Lane che guarda in macchina e sorride, può considerarsi la firma della Coppola, che in fondo, nonostante una vita “sofferta” dietro le quinte di un marito e di una figlia importanti ha trovato, finalmente la sua modalità di espressione. A 81 anni.