Se ai fratelli Lumiere avessero detto che un giorno ognuno di noi avrebbe avuto un cinema in casa e che col semplice gesto di un dito avremmo potuto scegliere il film da vedere e la lingua nella quale avrebbero parlato gli attori, inutile dire che non ci avrebbero creduto. Il futuro del cinema sembra essere legato strettamente alle sorti delle connessioni ad alta velocità. Il fenomeno Netflix non è stato che l’inizio. Dove vi erano produttori cinematografici illuminati che producevano film d’autore e documentari che non avrebbero avuto un pubblico numeroso, oggi ci sono network televisivi o meglio giganti della internet Tv che producono e distribuiscono direttamente nelle case di chi è interessato a determinati argomenti. Non è in breve cambiato solamente il modo di fruire il prodotto cinematografico, ma è variata la filiera produttiva, la quale, da una parte rincorre i gusti del pubblico e, dall’altra, si può permettere di deviarli, interessando lo spettatore ad argomenti che in passato gli erano preclusi.
In questi giorni troneggia ovunque la pubblicità di War Machine, un classico star movie con Brad Pitt protagonista assoluto, prodotto da Netflix. Produzione di livello hollywoodiano che va direttamente in Tv senza neanche passare per il cinema. Ci rattrista sicuramente vedere chiudere uno dopo l’altro i cinema che rappresentavano luoghi di diffusione di emozioni collettive, ma il progresso è inarrestabile, inesorabile e spietato. I posti di lavoro che si perdono tra maschere e bigliettai, si vanno ricreando tra pubblicitari esperti di social marketing e tecnici dalle più svariate specializzazioni, dal web expert al sound designer.
Non mancano però i concorrenti sempre più agguerriti, pronti a competere sullo scenario globale dell’intrattenimento. Da qualche anno Amazon Prime ha lanciato una sua piattaforma dai costi concorrenziali ma dai contenuti ancora da perfezionare. ChiliTv è da diversi anni presente sulle smart Tv e propone numerosi contenuti on demand, differenziando i costi tra acquisto e noleggio. Anche Sky si è dovuta confrontare con la rivoluzione, passando da semplice piattaforma satellitare a piattaforma condivisibile anche via internet con il suo servizio Sky Go. Al momento Sky è il servizio più fornito e anche il più costoso sul mercato, particolarmente appetibile dagli amanti dello sport, nonché dagli appassionati di cinema.
Interessante è analizzare il legame tra Tv e streaming, settore che sta lanciando diverse piattaforme dai contenuti sterminati. Il panorama inglese vede la Tv di stato BBC inaugurare BBC iplayer, uno streaming simile a Raiplay. La differenza consiste nel fatto che BBC iplayer offre i contenuti con una scadenza precisa entro la quale effettuare il download ed un’altra entro la quale visionarli. Il nostro Raiplay segue la scia della BBC. Infinity Tv di Mediaset, viaggia a cavallo tra streaming Tv e vera e propria piattaforma on line. Anche NowTv si muove in tal senso, proponendo in streaming un pacchetto di canali satellitari, ma in questo caso gli inglesi si devono munire di decoder. Stessa cosa accade per il servizio inglese Freeview.
In Italia il fenomeno dello streaming illegale è presente quanto lo è negli altri paesi. Nonostante questo anche in Italia nascono alternative a Netflix come Waki Tv, piattaforma streaming particolarmente ricca di contenuti con sede in Spagna e la già citata Chili Tv piattaforma tutta italiana con sede a Milano.
Il futuro del cinema, dunque, sembra inesorabilmente segnato. È probabile che tra qualche decina d’anni i cinema in una città di medie dimensioni si conteranno sulle dita di una mano. Il sogno dei fratelli Lumiere, quello di fare appassionare le persone a storie raccontate con le immagini, non è finito, ha semplicemente cambiato pelle, si è adeguato ai tempi e sta percorrendo la strada della comunicazione digitale. Rimane il rimpianto di quanti hanno amato i cinema per quella sensazione di smarrimento e ritrovamento che donavano agli spettatori, per quelle scaramucce tra spettatori che sibilavono uno “sssshhh” al vicino che non riusciva a trattenere commenti sbalorditi. Per quella capacità tutta analogica di farci “andare a vedere un film” come in Nuovo Cinema Paradiso e non semplicemente assistere, abbandonati sui nostri divani, a proiezioni che domani commenteremo sui social insieme ad altri sconosciuti spettatori, anche loro abbandonati sui loro rispettivi divani. Il cinema non è morto, ma è sicuramente stato stravolto dai tempi, nel bene e nel male.