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‘I figli della notte’: il convincente esordio alla regia di Andrea De Sica

Presentato alla trentaquattresima edizione del Torino Film Festival, il film convince e lascia sperare in un futuro roseo per il cineasta romano. Disponibile su RaiPlay

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Presentato alla trentaquattresima edizione del Torino Film Festival, I figli della notte è il promettente esordio alla regia del trentacinquenne Andrea De Sica, nipote del grande Vittorio e figlio del compositore Manuel, musicista e autore di indimenticabili colonne sonore, scomparso nel 2014. Il film è, peraltro, disponibile su RaiPlay.

Sinossi de I figli della notte

Il protagonista è Giulio (Vincenzo Crea), un diciassettenne di buona famiglia che si ritrova catapultato nell’incubo della solitudine e della rigida disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società, una sorta di “prigione dorata” isolata tra le Alpi, dove si formano i “dirigenti del futuro”: internet imbavagliato, telefono concesso per mezz’ora al giorno, ma quel che è peggio violenze e minacce dai ragazzi più grandi, nell’apparente accondiscendenza degli adulti. Giulio riesce a sopravvivere grazie all’amicizia con Edoardo (Ludovico Succio), un altro ragazzo ospite del collegio. I due ragazzi diventano inseparabili e iniziano ad architettare fughe notturne, verso un luogo proibito nel bosco, dove faranno la conoscenza della prostituta Elena (Yuliia Sobol).

I figli della notte

L’idea del film

Andrea De Sica prende spunto dal cinema di David Lynch, passando per Stanley Kubrick e Dario Argento, e ambienta I figli della notte in un collegio che assomiglia per certi aspetti all’Overlook Hotel del film Shining (nella realtà è il Grand Hotel Dobbiaco, un’antica struttura in stile asburgico che entrò in servizio nel 1878 ed è oggi diventato un Centro Culturale, che ospita le Settimane Musicali Mahleriane).

Nato da un’idea originale di De Sica, il film è stato sceneggiato insieme a Mariano Di Nardo in collaborazione con Gloria Malatesta. Ed è proprio da questo soggetto che nasce una storia che ha come protagonisti i figli di famiglie benestanti, infelici nonostante la ricchezza e il potere, viziati, irrequieti e abbandonati. È tra le frustrazioni e le insoddisfazioni di questi giovani che il regista muove la macchina da presa, seguendoli da vicino e mostrandone la rabbia,  la spregiudicatezza e la voglia di libertà, costretti come sono in un posto che impone di non avere contatti con il mondo esterno.

La regia de I figli della notte

La regia di Andrea De Sica è diversa da quella del nonno Vittorio, da cui ha preso le distanze; firma un’opera che racconta il disagio adolescenziale legato al cattivo rapporto con i genitori, ai vizi e alle problematiche di alcuni giovani rampolli annoiati, in cerca di un qualcosa che li possa scuotere dalla routine quotidiana e dalla infelicità che li circonda.

Conclusioni

I figli della notte è un’opera interessante nonostante una sceneggiatura non sempre all’altezza; la meravigliosa fotografia di Stefano Falivene conferisce un’atmosfera dark al film e lo rende particolarmente suggestivo. Per essere un esordio, il film convince e lascia sperare in un futuro roseo per il cineasta romano.

Recensione di Giovanna Savino

  • Anno: 2016
  • Durata: 85'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia, Belgio
  • Regia: Andrea De Sica
  • Data di uscita: 31-May-2017

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