Quest’anno il Festival di Cannes raggiunge un traguardo importante, quello dei 70 anni, ma né il Festival né i suoi tanti visitatori, possono godersi pienamente questo anniversario: lo spettro degli attentati terroristici, che ha colpito com’è noto la Francia e la Costa Azzurra in particolare con un bilancio pesantissimo di vittime, già aleggiava nella ‘zona rossa’ della cittadina di Cannes, cioè sulla Croisette e vicino ai palazzi dove si svolgono le proiezioni. In conseguenza di ciò erano aumentati i controlli di sicurezza, fuori e dentro le sale, ed attivati i metal detector, come in aeroporto.
Oggi, alla notizia del violento attentato di Manchester, il Festival di Cannes ha diramato un comunicato ufficiale manifestando ‘la sua indignazione e la sua immensa tristezza’ per l’attentato, sottolineando come, ‘ancora una volta sono stati la cultura, la giovinezza e lo spirito della festa ad essere colpiti, insieme alla libertà, alla generosità ed alla tolleranza’. In conseguenza di ciò il Festival ha invitato oggi tutti coloro che prendono parte alla manifestazioni – artisti, professionisti, giornalisti e cittadini – ad ‘osservare un minuto di silenzio per testimoniare la loro solidarietà verso le vittime, le loro famiglie ed il popolo britannico’. In strada, nella zona calda del Festival, per sbarrare gli accessi a potenziali veicoli kamikaze sono stati posti enormi vasi di fiori e piazzati grossi furgoni strategicamente di traverso all’imbocco di alcune strade. Ma, come abbiamo visto, le vie degli attentatori sono variabili e, spesso, imprevedibili.
Elisabetta Colla