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L’Implacabile Condanna (The Curse of the Werewolf, 1961) è uno dei film della Hammer maledetti per eccellenza, soprattutto per un’atmosfera e dei contenuti morbosi che ne determinarono il “rated X” e ne costituirono la fama all’epoca. Qui Terence Fisher ha tra le mani un Oliver Reed alla sua prima prova come protagonista, sicuramente molto adatto nella parte e probabile fonte di ispirazione anche per Benicio Del Toro nel recente Wolfman (2009), di Joe Johnston, insieme ovviamente a Lon Chaney Jr. che lo rappresentò nell’originale Wolfman (1941).
La genesi del personaggio di Leon è parimenti brutale alla natura animalesca che nasconde il suo istinto: figlio di uno stupro di un reietto ai danni di una povera muta, entrambi schiavi di un sadico marchese. La nascita del bambino avviene proprio il giorno di Natale, ma il parallelismo vuol suggerire una natura empia e demoniaca del parto. Terence Fisher mantiene un tema caro come l’inversione della mitologia cattolica, espresso anche ne La Vendetta di Frankenstein, e rende Leon un orrido chiaro-scuro di Cristo, tragico ensemble tra l’immoralità dell’aristocrazia e la brutalità del popolino, in una società totalmente priva di controllo di sorta. Il risultato è all’interno della creatura che non concepisce la propria natura disumana, e chiude il suo calvario simmetricamente, tra le porte di un’ istituzione sacra.
Il dvd della Flamingo Video lo propone in una veste curata, anche se quasi priva di inserti speciali di spessore, a parte una galleria fotografica.
Gianluigi Perrone