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‘Il pozzo e il pendolo’: dal racconto di Edgar Allan Poe

Una pellicola anni '60 restaurata

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Ispirato molto liberamente al breve racconto di Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1842, Il pozzo e il pendolo (1961), diretto dal grande regista e produttore Roger Corman, il re dei film a basso costo, insignito dell’Oscar onorario nel 2010, è una raffinata pellicola con atmosfere gotiche.

Intenti autoriali in Il pozzo e il pendolo

Già dai primissimi fotogrammi, in cui vediamo dei rivoli di colore invadere lo schermo e amalgamarsi tra di loro, si capisce di trovarsi di fronte a un’opera che, pur rivolta al grande pubblico, ha ambizioni autoriali, laddove la cura della scenografia, della fotografia e dei costumi, rivela un intenso lavoro, finalizzato al raggiungimento del miglior risultato possibile. Ad impreziosire ulteriormente il tutto concorrono i bravissimi attori coinvolti: il sempre presente Vincent Price (celebre il suo sodalizio con Corman), la diva per eccellenza del gotico, Barbara Steele (che poi nel 1963 avrebbe partecipato al capolavoro di Federico Fellini, ), oltre al discreto John Kerr.

La storia de Il pozzo e il pendolo

Lo scrittore e sceneggiatore statunitense Richard Matheson crea una storia interessante che costituisce un solido antefatto alla scena madre della lama oscillante che brandisce le carni del malcapitato protagonista del racconto di Poe. La moglie di Nicholas Medina (Price) muore in circostanze misteriose, e quando Francis Barnard (Kerr) giunge al castello per chiedere al marito che cosa ha davvero causato il decesso della sorella, egli prima mente, poi  fornisce una versione poco credibile dei fatti. Nel frattempo, nell’inquietante dimora a picco sul mare (molto belle, a tal proposito, le sequenze con le burrasche che intervallano la narrazione, per aumentare il senso di angoscia) arriva il dottore (Antony Carbone), che ha constatato la morte della donna, il quale viene subito incalzato da Bernard, che vuole informazioni esatte.

Ma anche in questa occasione le motivazioni addotte non sono convincenti. Cominciano a verificarsi alcuni strani eventi: il clavicembalo, che solo la moglie defunta di Medina sapeva suonare, si anima, riproducendo le melodie che Elizabeth era solita interpretare per il marito. Questi e altri inspiegabili fenomeni turbano i residenti del castello, fino a che la verità emerge, causando una reazione imprevedibile di Nicholas, che finirà per ripetere le funeste imprese dell’odiato padre. Solo a questo punto, quindi verso la fine del film, assistiamo alla scena della lama che lambisce il corpo di un innocente, trasponendo quanto effettivamente è contenuto all’interno del racconto di Poe.

Il pozzo e il pendolo

Scelte di adattamento

Probabilmente, Corman e Matheson capirono immediatamente che Il pozzo e il pendolo non poteva essere adattato così com’era per il cinema, necessitava di alcuni innesti che gli fornissero maggior rappresentabilità. Il risultato finale è un film gradevole, bello da vedere (per la cura di cui si diceva prima), contenuto nella durata (80 minuti), e dunque dotato di tempi e ritmi azzeccati. A fronte di un costo di produzione di soli 200.000 dollari, infatti, Il pozzo e il pendolo incassò ben 2 milioni, rivelandosi un buon successo commerciale.

Luca Biscontini

Il pozzo e il pendolo

  • Anno: 1961
  • Durata: 80'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Roger Corman

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