Cosa accade quando un talentuoso chef incontra una aspirante designer di moda, per poi innamorarsene perdutamente?
Se lui si chiama Frank e manifesta i connotati del due volte candidato al premio Oscar Michael Shannon e lei, invece, che porta il nome di Lola, sfoggia quelli della bella Imogen Poots vista nell’horror Fright night – Il vampiro della porta accanto (2011) e nel cineVgame Need for speed (2014), sicuramente nulla di eccessivamente tranquillo.
Perché, mentre i segreti dell’oscuro passato della ragazza vengono alla luce, in Frank & Lola (2016) dell’esordiente newyorkese – ma già con diverse sceneggiature alle spalle e proveniente dall’universo dei cortometraggi – Matthew Ross i due amanti cadono in un vortice di sesso, gelosia e vendetta.
Del resto, con il Justin Long di Die hard – Vivere o morire (2007), Rosanna”Crash”Arquette e il Michael Nyqvist di Uomini che odiano le donne (2009) inclusi nel ricco cast, non è certo qualche bollente sequenza di nudo a risultare assente nel corso della oltre ora e venti di visione destinata a fare delle lodevoli performance degli attori il proprio maggiore punto di forza.
Oltre ora e venti quasi del tutto ambientata in interni e, di conseguenza, d’impostazione piuttosto teatrale, nella quale è sufficiente il freddo sguardo del sempre magistrale Shannon a lasciare intuire una certa venatura di follia volta a crescere progressivamente; attraverso la lenta evoluzione di un inedito cinematografico che, reso disponibile su supporto dvd italiano da Universal, si rivela, in fin dei conti, un thriller morboso la cui funzionale miscela si costituisce di amore, ossessione e dominio.
Ma, a proposito di titoli a base di tensione mai visti nelle nostre sale, Sony pictures Home Entertainment aggiunge al proprio catalogo When the bough breaks (2016), diretto dal veterano del piccolo schermo Jon Cassar sotto la produzione esecutiva del Morris Chestnut non nuovo nel genere (un anno prima aveva interpretato The perfect guy).
In questo caso veste i panni di John Taylor, il quale, vista l’impossibilità di avere un figlio, decide insieme alla compagna Laura alias Regina Hall di assumere come surrogata Anna, donna perfetta con le fattezze della Jaz Sinclair di Città di carta (2015).
E tutto filerebbe liscio come l’olio se non solo quest’ultima si scopre avere un compagno piuttosto violento incarnato dal Theo Rossi di Cloverfield (2008), ma non tarda a manifestare una pericolosa infatuazione psicotica nei confronti del protagonista, man mano che la sua gravidanza prosegue.
Quindi, tra provocazioni continue da parte della ragazza ed un forte retrogusto erotico dovuto soprattutto alla scelta di non approdare mai esplicitamente a corpi svestiti, siamo nell’ambito del filone delle rovina-famiglie fuori di testa, curiosamente simile, a tratti, al successivo L’amore criminale (2017) di Denise Di Novi e al precedente Obsessed – Passione fatale (2009) di Steve Shill.
E, con l’atmosfera generale tendente ad avvicinarsi sempre più all’horror a causa del gioco mortale intrapreso dall’intrusa ai danni della coppia, ci scappa anche il morto; prima che si approdi all’atteso, violento scontro conclusivo di un’operazione il cui disco, oltretutto, riserva nella sezione extra nove scene eliminate. Sette minuti di making of e commento audio del regista, della Sinclair e dello sceneggiatore Jack Olsen.