Dopo il successo della prima edizione torna, dal 2 al 7 maggio alla Triennale di Milano, il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI, manifestazione pensata per sensibilizzare tutta la cittadinanza al tema sempre più centrale dei diritti umani spesso violati anche vicino a noi.
Il FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio della Presidenza della Camera dei deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International.
Il comitato di coordinamento e direzione è composto da Paolo Bernasconi, Giancarlo Bosetti e Danilo De Biasio, che ne è direttore.
All’insegna della frase di Jean Paul Sartre “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche”, la seconda edizione del festival vuole attirare l’attenzione sulla libertà d’espressione, sapendo che si tratta di un problema articolato, sempre più grave, come dimostrano le chiusure di giornali e le incarcerazioni
di giornalisti, i vincoli imposti agli artisti e le abiure chieste agli scrittori. In troppe nazioni manca totalmente o parzialmente il diritto a pensare, a parlare, a comunicare. È un diritto fondamentale perché comprende la possibilità di esprimersi senza essere censurati o addirittura rischiare la vita; la libertà di essere pienamente se stessi, rivendicando le proprie idee, convinzioni o stili di vita.
Il festival prevede incontri con gli studenti, organizzati con la collaborazione del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), proiezioni di docu-mentari selezionati da Sole Luna Doc Film Festival, e una selezione di lungometraggi scelti da Vanessa Tonnini, programmer e direttrice artistica del Festival Rendez-Vous, dedicato al nuovo cinema francese. E, ancora, mostre, convegni, dibattiti e dialoghi con intellettuali e studiosi italiani e internazionali. Il festival inizierà martedì 2 maggio con la sezione EDU intitolata CONTRO IL BULLISMO: LIBERI DI ESSERE SE STESSI rivolta agli insegnanti e agli studenti delle scuole superiori, questi ultimi protagonisti attivi del festival. Alla proie-zione del film Un bacio seguirà un incontro/dibattito con il regista Ivan Cotro-neo, il Direttore del dipartimento Materno-Infantile -S.C. Pediatria FBF Luca Bernardo e con la senatrice Elena Ferrara.
Sempre nella mattinata è previsto “Exponi le tue idee!” edizione straordinaria del contest nazionale di dibattiti tra scuole, promosso da WeWorld. Una sfida tra ragazzi e un manifesto per arginare il fenomeno del bullismo.
Mercoledì 3 maggio il Festival celebra la Giornata mondiale della Libertà della Stampa già dalla mattina con la proiezione del film Fortapàsc di Marco Risi e il dibattito con Arzu Geybulla giornalista azera, Paolo Borrometi giornalista minacciato dalla mafia, Luka Zanoni direttore Osservatorio Balcani-Caucaso. In un’altra sala saranno proiettate le video-inchieste di Giorgio Fornoni, Intervista a Anna Politkovskaja e Il calvario ceceno, con interventi dei giornalisti Giorgio Fornoni, Amalia De Simone, Andrea Riscassi, Laura Silvia Battaglia, Lorenzo Frigerio e Michele Albanese.
Al termine del convegno si potrà visitare la mostra “Dall’ultimo fronte. L’Ucraina di Andy Rocchelli e Andrej Mironov” delle ultime foto di Andy Rocchelli, ucciso il 24 maggio 2014 insieme ad Andrej Mironov mentre documentavano la guerra in Ucraina. Nonostante la delicatezza delle indagini tuttora in corso, la famiglia Rocchelli ha dato il suo consenso all’allestimento di una mostra che rende pubbliche alcune immagini recentemente trovate in una scheda della macchina fotografica usata da Andy Rocchelli.
Per la sezione BOOK interverranno sui “Diritti umani e petrolio. Il caso Azerbaijan” gli ospiti Arzu Geybulla giornalista azera e Elena Gerebizza di Re:Common – associazione curatrice del graphic novel L’alleato azero.
Alla sera proiezione del film The train of salt and sugar di Licinio Azevedo (Première italiana).
Giovedì 4 maggio il programma prevede di parlare di hate speech e di come si possono combattere gli stereotipi. Alla mattina, con gli studenti, verranno proiettati i film #MyEscape di Elke Sasse e Nuovo Alfabeto Umano di Alessandro Mian e Alessandro Cattaneo, commentati da Alessandro Lanni giornalista, Karim Metref educatore, Khalid Chaouki deputato PD. Nell’altra sala un doppio appuntamento: il documentario Accademia della follia di Anush Hamzehian e l’incontro con Cristina Lasagni Psicoradio; poi la proiezione di Hate Radio di Milo Rau e l’incontro con Fausto Pocar giudice del Tribunale Penale Internazionale.
Nel pomeriggio, in collaborazione con Radio Popolare e nell’ambito del progetto europeo Respect Words, si svolgerà il convegno SI PUÒ DIRE TUTTO SENZA FARSI MALE. APPUNTI PER UN NUOVO CODICE DEONTOLOGICO PER I GIORNALISTI. Interverranno: Alessandro Lanni giornalista, Marcello Maneri Università Milano-Bicocca, Paola Barretta Osservatorio di Pavia, Marco Di Pu-ma Radio Popolare, Nadia Azhghikina Federazione Europea dei Giornalisti, Marco Bassini e Oreste Pollicino Università Bocconi, Martina Chichi Carta di Roma, Karim Metref educatore.
Per la sezione BOOK ci sarà l’incontro “Era Obama. Adesso è Trump.” con Mario Del Pero, autore di Era Obama: Dalla speranza del cambiamento all’elezione di Trump.
In serata ci sarà la premiazione in presenza della regista e la proiezione di Le ciel attendra di Marie-Castille Mention-Schaar, Premio Reset-DoC al Rendez Vous 2017.
Venerdì 5 maggio il tema del mattino sarà CYBERBULLI E CYBERPUPE: LIBERTÀ E LIMITI NEL WEB. La proiezione del film Un bacio di Ivan Cotroneo sarà seguita dagli interventi di Angelo Marcello Cardani presidente AGCOM, Giovanni Ziccardi Università Statale di Milano, Silvia Belloni Ordine degli Avvocati Milano.
Si terranno inoltre due lezioni interattive: una a cura di Robert F. Kennedy, Human Rights Italia, con Valentina Pagliai, l’altra a cura di Parole O_Stili, con Rosy Russo e Vera Gheno.
Nel pomeriggio, Ella Kesaeva copresidente di La voce di Beslan, Assa Traoré sorella di Adama, vittima della polizia francese, Cristina Cattaneo Direttore La-banof interverranno nel dibattito IL SILENZIO DEI POTENTI. LA PAROLA DELLE DONNE.
Per la sezione BOOK interverranno su “Il libro da non nascondere” gli ospiti Angela Gui, figlia di Gui Minhai e attivista Marco Del Corona, autore di Un tè con Mo Yan e altri scrittori cinesi.
Seguirà in serata la proiezione del film Free to run di Pierre Morath (Première italiana).
Sabato 6 maggio sul tema A COSA SERVE L’ARTE SE NON CAMBIA LO STATO DELLE COSE? interverranno il maestro Michelangelo Pistoletto, il giovanissimo Achilleas Souras autore di “S.O.S. – Save Our Souls” e la street artist Alice Pa-squini. In esclusiva per il Festival dei Diritti Umani si potrà vedere l’intervista a Ai Weiwei sulla libertà d’espressione nell’arte.
Nel pomeriggio ci sarà la proiezioni di Herat dream team di Stefano Liberti e Mario Poeta (première italiana, prodotto da Cospe Italia 2017) e l’incontro Sognando Beckham in Afghanistan: ragazze, calcio e diritti sotto assedio, con Malalai Joya e Stefano Liberti.
Come cambiano i diritti umani dove comanda la criminalità e la corruzione? È l’argomento che svilupperanno nel pomeriggio padre Alejandro Solalinde, sacerdote messicano minacciato dai narcos e Francesco Greco, Procuratore capo di Milano. Padre Alejandro Solalinde, candidato al Nobel per la Pace 2017, è stato ripetutamente minacciato di morte, anche recentemente per essersi schierato con la giornalista Miroslava Breach, uccisa pochi giorni fa in Messico. Nel suo libro che uscirà il 4 maggio, I narcos mi vogliono morto. Messico, un prete contro i trafficanti di uomini (Editrice Missionaria Italiana), padre Solalinde si racconta anche come difensore dei migranti respinti da Trump.
Alla sera verrà proiettato il film Soy nero di Rafi Pitts (Première italiana).
Domenica 7 maggio, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Milano, si svolgerà l’incontro TUTTA MIA LA CITTÀ: UN AIUTO CONCRETO AI RIFUGIATI. Lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i Difensori dei Diritti Umani Michel Forst verrà a spiegare l’urgenza di una campagna internazionale in loro difesa, insieme a Francesco Martone Un ponte per, Fabrizio Petri Presidente del Comitato Interministeriale Diritti Umani, Remo Danovi Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano e l’attivista Angela Gui, figlia di Gui Minhai.
Seguirà la presentazione di WeWorld Index 2017 e la proiezione del documentario Human Rights Defenders Uganda di Soleterre.
Sempre più stretto il rapporto del festival con Sole Luna Doc Film Festival che, anche per questa edizione, cura la rassegna DOC del Festival dei Diritti Umani. Durante i giorni del festival verrà proposto agli spettatori il meglio del cinema del reale internazionale: 19 in concorso e 3 fuori concorso per il programma EDU.
Nel comporre la rassegna è stato seguito il filo narrativo-antropologico e, grazie al gran numero di iscrizioni pervenute, non è stato difficile fare una selezione esauriente, all’insegna dell’equilibrio tra importanza del racconto e valore della regia.
Novità di quest’anno: in palio per i documentari oltre al Premio della Giuria anche il Premio Reset-Diritti Umani.
Alla sera, da martedì 2 a sabato 6 maggio, verranno proiettati film provenienti da importanti rassegne internazionali. Cinque autori, dai codici visivi inaspettati e molto personali, quali: l’African Western di un veterano del cinema del Continente Nero, il thriller mozzafiato che fotografa il caos dell’Egitto post-Mubarak, il documentario sulla corsa come atemporale inno di libertà, il film
sul tema dell’adolescenza oggi e il pericolo della radicalizzazione jihadista, e il road movie sulla lotta disperata per la conquista dell’identità.
Tre première italiane: Comboio de sal e açúcar – The train of salt and sugar regia Licínio Azevedo (3 maggio); Free to run regia Pierre Morath (5 maggio); Soy nero regia Rafi Pitts (6 maggio). Il 4 maggio: la regista Marie-Castille Mention-Schaar ritirerà il Premio Reset-DoC al Rendez Vous 2017 per il suo film Le ciel attendra.
Due festival e un filo rosso che li unisce: i diritti umani. Con questa edizione comincia anche la collaborazione tra Festival dei Diritti Umani e Mediterraneo Downtown, il primo festival interamente dedicato alla scena contemporanea mediterraneo che si terrà a Prato dal 5 al 7 maggio. I due appuntamenti hanno stretto una collaborazione sui contenuti e avranno ospiti in comune: Ahmed Nàgi, Nadia Azhgikhina e Arzu Geybulla.
I promotori di Mediterraneo Downtown sono Cospe onlus, Comune di Prato, Regione Toscana, Libera, Amnesty International e Legambiente.
Il progetto grafico della seconda edizione del Festival dei Diritti Umani è realiz-zato dallo Studio Cerri e Associati.
L’ingresso al Festival dei Diritti Umani è libero, fino ad esaurimento posti.
Reset-Diritti Umani è un’associazione non profit, nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival e altre iniziative. L’associazione è presieduta dall’avvocato del Foro di Lugano, Paolo Bernasconi – da anni attivo sul fronte della difesa dei diritti umani – e ha come Segretario generale Giancarlo Bosetti, direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations. Annovera inoltre tra i suoi fondatori Piergaetano Marchetti, pre-sidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli – ideatore di MiTo – e Danilo De Biasio, già direttore di Radio Popolare.
www.festivaldirittiumani.it