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Cinema-terapia: dopo l’Ospedale Gemelli di Roma, anche il Niguarda di Milano inaugura la propria sala sensoriale

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Nella cornice del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda è stato annunciato il progetto della prima sala cinema sensoriale firmata MediCinema. La sala, la prima di Milano, viene presentata a un anno dall’inaugurazione presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, dove è sorto il primo vero cinema integrato in una struttura ospedaliera in Italia. Topolino “in carne ed ossa” è intervenuto per un saluto ai presenti e per portare un sorriso al Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

La Sala MediCinema verrà realizzata nel Blocco Nord dell’Ospedale, grazie al contributo di privati e alla generosità di aziende come The Walt Disney Company Italia, da subito in prima fila tra i sostenitori del progetto. Anche Milano avrà quindi la sua prima sala cinema sensoriale integrata nell’Ospedale Niguarda, sede di tutte le specialità cliniche e chirurgiche per l’adulto e il bambino, ma con un’identità che lo contraddistingue e lo rende un riferimento nazionale per la capacità di integrare tutte le competenze e le tecnologie per la cura dalla diagnosi alla riabilitazione.
Marco Trivelli, Direttore Generale, Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, ha sottolineato che “L’ambizione del nostro Ospedale è prendersi cura della Persona nella sua globalità e individualità e per questo, convinti degli effetti positivi della cinematerapia sui pazienti, attraverso questo progetto vogliamo realizzare uno strumento in più per donare sollievo, momenti di normalità, di distrazione dalla malattia per chi è ricoverato in ospedale. Il Niguarda, da tempo, ha già in atto una positiva esperienza in questo ambito con la sala cinematografica nell’area “Spazio Vita” dell’Unità Spinale e più recentemente in Pediatria. Questa innovativa sala sensoriale verrà realizzata al Blocco Nord grazie alla progettualità e l’impegno di MediCinema Onlus e il prezioso sostegno di Walt Disney Company Italia”.

Il progetto prevede l’allestimento di uno spazio di circa 300 mq tecnicamente all’avanguardia e raggiungibile da ogni parte della vasta struttura ospedaliera attraverso corridoi sotterranei, illuminati e riscaldati. Lo spazio sarà adibito alla terapia di sollievo per i pazienti, adulti e bambini in degenza ospedaliera ed accessibile anche ai familiari dei degenti. L’attività di terapia con il cinema sarà, a Milano, completata dall’utilizzo di vibro-acustica con basse frequenze quale innovazione di intervento terapeutico. La sala, come a Roma, è progettata per accogliere anche pazienti allettati e in carrozzina.
L’annuncio arriva contestualmente alla presentazione dei risultati della prima fase dello studio sulla terapia di sollievo attraverso il cinema avviato un anno fa nella sala del Policlinico universitario dell’ospedale romano.

Uscire dalla propria stanza e assistere a un film è un’esperienza terapeutica che aiuta a ridurre la percezione del dolore, portando sollievo ai pazienti e alle loro famiglie. Lo sanno bene al Policlinico Gemelli di Roma dove, da settembre 2016, è in corso lo Studio osservazionale, condotto insieme ai ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, coordinato dal Professor Celestino Pio Lombardi, Direttore Chirurgia Endocrina Università Cattolica-Policlinico A. Gemelli di Roma e Responsabile Scientifico MediCinema Italia Onlus, il quale conferma il grande potenziale terapeutico del cinema durante la cura in ospedale. Lo studio è condotto grazie ad una programmazione bisettimanale che include l’intera collezione dei film Disney•Pixar, in parallelo ai nuovi lanci cinematografici.
Enrico Zampedri, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, ha dichiarato: “Il progetto MediCinema al Gemelli, oltre ad aver reso più umano e accogliente l’ospedale sta confermando, con i primi dati della ricerca, che la cinema-terapia funziona; anche per questo siamo davvero lieti che questa esperienza, che si avvale del contributo di partner come Disney Italia, si stia estendendo anche ad altre importanti realtà ospedaliere italiane come l’Ospedale Niguarda. La terapia del sollievo con il cinema porta davvero beneficio ai pazienti e con l’ampliamento della ricerca a livello multicentrico avremo più rapidamente risultati significativi e utili nell’interesse dei pazienti”.

La prima parte dello “Studio clinico osservazionale sugli effetti della terapia di sollievo con il cinema durante la degenza ospedaliera e nell’approccio alla malattia” – condotto in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e Spazio Vita-AUS Niguarda che si sono occupati di nuclei specifici di osservazione – ha interessato 240 pazienti del Gemelli e 20 pazienti del Niguarda. Le evidenze mostrano nei 240 pazienti del Gemelli che hanno partecipato alla “terapia con cinema”, di cui 120 bambini, un miglioramento tra il 20 e il 30 per cento nella percezione del dolore. È emerso che, a differenza dei pazienti rimasti in corsia, la maggior parte (ben l’80%) di quelli che hanno assistito ai film presentavano una riduzione significativa della percezione di trovarsi e sentirsi in ospedale, accompagnata dalla percezione di vivere in un clima emotivo che si avvicina a quello sperimentato a casa propria e, comunque, al di fuori del contesto ospedaliero. La visione del film riesce anche ad alleviare gli stati di tensione, insofferenza e rabbia, non rari tra i bambini ospedalizzati. Ma, aspetto forse ancora più rilevante, è emersa nei bambini che hanno assistito alla proiezione del film una considerevole riduzione dei sintomi d’ansia, di depressione e dei disturbi di tipo psicosomatico (ad esempio il mal di pancia) presenti spesso tra i bambini ospedalizzati.
Lo studio ha inoltre osservato come la partecipazione al programma MediCinema crei tra i partecipanti, rispetto ai pazienti che rimangono in corsia, uno stato di benessere psico-fisico più accentuato e una riduzione della tensione emotiva. Tra i bambini, oltremodo, la ricerca evidenzia un netto miglioramento delle relazioni coi famigliari e l’accettazione partecipata delle cure mediche.

Risultati analoghi, seppur preliminari, sono stati rilevati anche nelle esperienze del Niguarda, in cui emerge soprattutto un rafforzamento positivo del tono dell’umore.
Per i gruppi osservati al Niguarda, coordinati dalla Dott. ssa Gabriella Rossi, Responsabile Psicologia Clinica Centro Clinico Nemo – Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, appare rilevante dai questionari somministrati, non solo il grado di soddisfazione rispetto alla qualità del “tempo in ospedale”, ma anche la percezione di essere in una dimensione di “normalità di vita”. I reparti in cui è in atto l’esperienza del cinema sono: Nemo, dedicato alla riabilitazione di patologie neuromuscolari – progressive, invalidanti inguaribili e non per questo incurabili! – e l’Unità Spinale Unipolare – condizione di disabilità para e tetraplegia – ove, in entrambi i reparti, la ripresa di una dimensione di “normalità” e di un “tempo di vita soddisfacente” sono obiettivi prioritari della riabilitazione globale.

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