Tribeca Film Festival: Frank Serpico di Antonino D’Ambrosio
Antonino d’Ambrosio haraccontato la vera storia del soggetto di Lumet. Frank Serpico rivive i momenti in cui era un poliziotto infiltrato a West Side a New York. E soprattutto i giorni in cui si rese conto che i poliziotti avevano paura di essere onesti
Frank Serpico è arrivato al Tribeca Film Festival per la proiezione di un film su di lui. Dopo avermi stretto la mano, mi ha confidato: “Dovevo arrestare le prostitute ma il lavoro mi dispiaceva tantissimo. Quindi ho detto a me stesso che ero un attore”. E si vede. Durante il dibattito dopo il film, i giornalisti non gli hanno domandato niente. Frank – Francesco Vincent Serpico – ci ha colpito con una dichiarazione riguardo Hollywood: “Hollywood è razzista. Nel film Serpico, di Sidney Lumet, quasi tutti gli attori erano bianchi”.
Al Pacino ha reso Serpico immortale nel 1973, con il racconto della storia del poliziotto di New York che ha accusato pubblicamente la corruzione del sistema di polizia americano. Il film era una finzione, basata sulla biografia di Peter Maas, che ha venduto 3 milione di copie. Talmente finzione che durante le riprese, Serpico non era stato invitato a partecipare. Un giorno è apparso sul set. Quando ha visto che una scena non corrispondeva a quello che era davvero successo ha urlato: “Cut!”. Lumet non poteva crederci. Lo ha mandato via del set.
Quindi il regista italo-americano Antonino d’Ambrosio ha capito che c’era bisogno di raccontare la vera storia del soggetto di Lumet. Frank Serpico rivive i momenti in cui era un poliziotto infiltrato a West Side a New York. E soprattutto i giorni in cui si rese conto che i poliziotti avevano paura di essere onesti.
Certamente era già conosciuta la corruzione in polizia, ma Serpico è stato il primo a denunciarla da una prospettiva interna. Un giorno, durante un’operazione, un altro poliziotto gli sparò in testa. Serpico non si è mai ripreso dal trauma di quel tradimento. Si è imposto un auto esilio tutte le volte che si sentiva perseguitato. È vissuto in Olanda, in altri paesi di Europa, e poi è tornato negli Stati Uniti, ma per vivere isolato.
D’Ambrosio ricostruisce alcuni episodi fondamentali della vita di Serpico, che con coraggio ha rivisitato il palazzo dove avvenne l’imboscata. Ancora oggi Serpico sta cercando di riprendersi. Lui è uno Snowden degli anni ‘70. E come Snowden, talvolta è considerato un eroe, altre volte un traditore.