Mai distribuito in Italia, e non se ne capisce il motivo, visto il non entusiasmante livello dei film normalmente programmati nelle nostre sale, The Meddler (2015) della giovane regista americana Lorene Scafaria, qui alla sua seconda prova, è una gradevolissima commedia, in cui la settantenne Susan Sarandon, più in forma che mai, interpreta una vedova alle prese con il vuoto incolmabile lasciato dal marito defunto e una figlia che, anch’essa profondamente scossa dalla perdita del padre, nonché dalla fine di un rapporto travagliato, fatica a comunicare con la madre. È da tenere presente che il cinema riserva davvero pochi ruoli per le donne avanti con gli anni, ma la Sarandon, che invecchiando migliora come il vino, mostra uno smalto immarcescibile, vagando per le strade assolate di Los Angeles in cerca di nuovi stimoli, di un senso fatalmente smarrito, e che in modo un po’ disordinato tenta di recuperare. È una donna ricca, grazie all’ingente eredità trasmessa dal marito, ma si sente in colpa, e allora prova a riempire le giornate con opere di filantropia destinate a persone che a malapena conosce, dimostrando, in tal modo, di aver perso lucidità, laddove non è più in grado di pensare al proprio bene e a quello della figlia, che perseguita con parecchie telefonate, non avendo più una vita propria.
Lorene Scafaria, che ha anche scritto il film, mette in scena il proprio difficile rapporto con la madre (di cui parla nei contenuti speciali del dvd), sviscerandolo con levità di tocco, sebbene il ventaglio dei sentimenti rappresentati sia assai delicato, e a tratti fortemente drammatico. Riuscire a ottenere delle atmosfere agrodolci efficaci, trattando questioni tutt’altro che leggere, non è semplice come si potrebbe di primo acchito pensare. Bisogna lavorare di fioretto e muoversi sulla linea di un equilibrio molto precario, e solo degli attori di razza possono garantire un risultato soddisfacente. A duettare con la Sarandon, infatti, c’è quel J. K. Simmons insignito con l’Oscar al miglior attore non protagonista per Whiplash di Damien Chazelle, il regista del recente e fortunatissimo La La Land. Simmons, con la sua fermezza e imperturbabilità, costituisce un ottimo contrappunto alla maldestrezza ed emotività di Marnie (Sarandon), che trova in lui un approdo sicuro per porre fine ad un girovagare forsennato ed infruttuoso. Randall (Simmons) la tiene d’occhio ma la lascia fare, fiducioso che prima o poi la donna saprà riconoscere in lui un uomo credibile, con cui poter ricominciare un rapporto, dopo la difficile elaborazione del lutto della morte del marito.
Brava anche Rose Byrne, nei panni della figlia di Marnie, anch’essa assai confusa e alla ricerca di una serenità da tempo svanita; il rapporto con la madre diviene, man mano che gli eventi si succedono, una preziosa alleanza.
The Meddler, e non poteva essere diversamente, è un film fortemente al femminile, in cui vengono mostrate tutte le risorse di cui dispongono le donne, rispetto alle quali gli uomini rimangono a latere, come comparse mai davvero significative. La figura maschile è fuori campo, è una presenza fantasmatica che riverbera su tutto lo svolgimento della storia e traspare sotto forma di non-detto, fino ad incarnarsi in quel Randall Zipper, il quale, presumiamo, saprà far rifiorire la frenetica protagonista.
Pubblicato e distribuito da Sony Pictures Home Entertainment, The Meddler è disponibile in dvd, in formato 2.35:1 con audio in diverse lingue (DD 5.1) e sottotitoli opzionabili. Nei contenuti speciali: Commento di Susan Sarandon e Lorene Scafaria; Le gag; La “vera Marnie”; La realizzazione di The Meddler; Backstage; Trailer vari.
Luca Biscontini
