Vedendo l’interessante The Visit – Un incontro ravvicinato del regista danese Michael Madsen (che non è, si tranquillizzino i tarantiniani, l’attore visto ne Le iene), viene subito in mente il bel film di Villeneuve, Arrival, laddove molte delle questioni sollevate collimano, soprattutto in riferimento alla necessità di trovare un canale di comunicazione con un’ipotetica civiltà aliena che venisse a visitarci. Ebbene però segnalare subito che l’interessante documentario è stato realizzato nel 2015 e, dunque, non è sospettabile di plagio (semmai sarebbe il contrario), piuttosto si distingue per l’originalità, dato che, per la prima volta, viene messa in scena una vera simulazione: cosa accadrebbe se un giorno arrivasse un’astronave, sostando su qualcuno dei nostri cieli, e, soprattutto, senza comunicare le sue intenzioni?
Non sappiamo come, ma Madsen è riuscito a mobilitare tantissimi rappresentati del mondo scientifico e anche ex membri dell’esercito e della politica. Il risultato è un mockumentary portato alle estreme conseguenze, in quanto si cerca di prevedere quale sarebbe la gestione di un evento unico, senza precedenti, che richiederebbe gli sforzi congiunti della comunità internazionale. Seguiamo il crescendo della tensione, provocato soprattutto dall’esigenza di veicolare informazioni all’opinione pubblica per evitare di lasciar diffondere il panico nella popolazione. Politica, informazione e difesa vanno a braccetto in questa paradossale situazione in cui bisogna tentare di contenere l’alta soglia di stress che un fatto irripetibile come questo senza dubbio genererebbe.
Particolarmente interessante risulta la simulazione dell’ingresso di un ingegnere spaziale all’interno del velivolo alieno, giacché, mutuando l’iconografia di 2001: Odissea nello spazio di Kubrick, Madsen non si lascia prendere la mano dalla smania di ricostruire chissà quale realtà fantascientifica, piuttosto immagina che gli extra terrestri per non disorientarci eccessivamente abbiano riprodotto degli ambienti simili a quelli realizzati dall’uomo, e la sensazione che prova il coraggioso volontario (e noi con lui) è davvero indecifrabile, visto che ci si trova in equilibrio tra il noto e l’ignoto, e sotto c’è un abisso in cui si teme profondamente di precipitare.
Gli scienziati delle varie discipline nel frattempo ci istruiscono sulle tante considerazioni da fare in vista di questo straordinario incontro, mettendoci al corrente delle numerose e imprevedibili variabili che la situazione comporta, e che comunque non possono essere evitate. Bisogna avere il coraggio di inoltrarsi nel buio con una piccola lampada accesa, sperando di non essere risucchiati dalle tenebre.
L’epilogo, che non sveliamo, sa di beffa, eppure crediamo che sia tutto sommato verosimile, anche se alla fine ci si chiede, svincolandosi per un momento dal tipico immaginario antropocentrico: una civiltà aliena, che davvero possedesse la tecnologia per raggiungerci (una tecnologia, dunque, molto più avanzata della nostra), davvero avrebbe bisogno di ‘incontrarci’? Non potrebbe comunicare con noi in un qualche altro modo più evoluto, magari aiutandoci a capire cose al momento incomprensibili? E’ difficile immaginare una civiltà assai più progredita della nostra che non lo sia anche dal punto di vista etico. Etica ed estetica (intesa in senso fenomenologico), si sa, vanno a braccetto (e il bel documentario di Madsen affronta anche tale questione). Dovremmo tentare di ‘uscire fuori di noi’, di non pensare secondo i tipici schemi della natura umana, che cerca di riportare ogni cosa all’interno dello scibile.
Non perdete, dunque, l’occasione di fare un’esperienza unica, di vivere il brivido di un evento mai avvenuto prima, eppure al tempo stesso così concreto e possibile.
Pubblicato da Wanted Cinema e distribuito da CG Entertainment, The Visit – Un incontro ravvicinato è disponibile in dvd, in formato 2.35:1 con audio in italiano e originale (DD 5.1) con sottotitoli opzionabili.
Luca Biscontini
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