Un viaggio on the road da Roma a Madrid in un film a metà tra Amici miei e Febbre a 90°, Ovunque tu sarai è l’opera prima di Roberto Capucci, in sala dal 6 aprile con M2 Pictures.
Ovunque tu sarai nasce dalla collaborazione tra il regista esordiente Roberto Capucci e l’attore e regista Francesco Apolloni. “Insieme abbiamo unito quello che era un mio spunto: raccontare un’amicizia nella quale la passione per il calcio potesse essere il pretesto per unire personaggi diversi e con una fragilità e un’umanità nella quale potersi immedesimare, con l’intuizione di Apolloni di vederli interagire e confrontarsi in un viaggio”.
Il viaggio di Francesco, Carlo, Loco e Giordano, amici da una vita, che partono per festeggiare l’addio al celibato di Francesco e, con il pretesto, andare a vedere la Roma in trasferta in Champions League contro il Real Madrid. “Quello che volevamo era raccontare innanzitutto quattro personaggi che avessero una tridimensionalità, che avessero dei segreti, dei conflitti interni e che questi potessero emergere attraverso il confronto con gli altri – aggiunge il regista – e soprattutto raccontare un momento emblematico, che potesse essere significativo per tutti; volevamo che quella trasferta diventasse “quel famoso viaggio” che avrebbe in qualche modo cambiato le loro vite per sempre”.
Il film è prodotto dalla Camaleo di Roberto Cipullo e Mario Pezzi in coproduzione con la spagnola Ulula Films
Ovunque tu sarai nasce dalla collaborazione tra il regista esordiente Roberto Capucci e l’attore e regista Francesco Apolloni. “Insieme abbiamo unito quello che era un mio spunto: raccontare un’amicizia nella quale la passione per il calcio potesse essere il pretesto per unire personaggi diversi e con una fragilità e un’umanità nella quale potersi immedesimare, con l’intuizione di Apolloni di vederli interagire e confrontarsi in un viaggio”.
Il viaggio di Francesco, Carlo, Loco e Giordano, amici da una vita, che partono per festeggiare l’addio al celibato di Francesco e, con il pretesto, andare a vedere la Roma in trasferta in Champions League contro il Real Madrid. “Quello che volevamo era raccontare innanzitutto quattro personaggi che avessero una tridimensionalità, che avessero dei segreti, dei conflitti interni e che questi potessero emergere attraverso il confronto con gli altri – aggiunge il regista – e soprattutto raccontare un momento emblematico, che potesse essere significativo per tutti; volevamo che quella trasferta diventasse “quel famoso viaggio” che avrebbe in qualche modo cambiato le loro vite per sempre”.
Insieme alla passione per il calcio, sono tanti i temi affrontati dal film di Capucci: “mi sono ispirato a film come Amici miei e Febbre a 90° perché non racconto solo il calcio – continua il regista – lo sport in realtà è un’occasione per raccontare l’amicizia tra i quattro protagonisti”.
Ovunque tu sarai nasce dalla collaborazione tra il regista esordiente Roberto Capucci e l’attore e regista Francesco Apolloni
Su questo interviene anche Ricky Memphis che nel film interpreta Carlo, un avvocato con il vizio per il gioco d’azzardo: “Ovunque tu sarai è anche un film sull’amore. Sull’amore per il calcio e per una donna. Raccontiamo la storia di quattro uomini in viaggio e mai solo di quattro tifosi”.
Insieme all’attore romano, nel cast anche Primo Reggiani, Francesco Montanari, Francesco Apolloni e Ariadna Romero. Quest’ultima interpreta nel film una cantante spagnola che, inconsapevolmente, porta scompiglio all’interno di un gruppo affiatato favorendo, tra imprevisti e situazioni rocambolesche, anche il venire a galla di diversità, insicurezze e parole mai dette.
Ovunque tu sarai è interpretato Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Montanari, Francesco Apolloni e Ariadna Romero
“La protagonista femminile, interpretata dalla bellissima Ariadna, rappresenta per uno dei protagonisti l’ultima opportunità per essere sé stesso – commenta Francesco Apolloni, qui sceneggiatore e attore – e attraverso l’amore realizzare i propri sogni”.
Proprio sull’amore il regista aggiunge uno degli aneddoti più divertenti legati al film: “considero la Roma la squadra più romantica di sempre e la amo profondamente anche quando perde. Per questo ho voluto fare un parallelismo tra la prima sconfitta più importante che ricordo – la finale della Coppa dei Campioni 1983-1984 contro il Liverpool – con la prima delusione d’amore del protagonista. Sono entrambi dei momenti in cui realizzi cose importanti”.
Alessio Paolesse