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FESTIVAL DI CINEMA

Certain Women di Kelly Reichardt, il film che ha inaugurato lo Sguardi Altrove Film Festival

Certain Women di Kelly Reichardt è il film che ha inaugurato lo Sguardi Altrove Film Festival. Il film ha trionfato al BFI London Film Festival. La recensione di Maysa Monção

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Joan of Arc, Queen Elizabeth I, Florence Nightingale, Marie Curie, Emily Dickinson. Nessuna di queste donne fa parte della sceneggiatura di Certain Women. Forse perchè la regista Kelly Reichardt (Wendy and Lucy, 2008; Night Moves, 2013) ha scelto di parlare delle donne comuni che vivono isolate e che non hanno fatto niente di straordinario, e, probabilmente, per questo motivo il film potrebbe non avere la giusta accoglienza. E ciò sarebbe davvero un peccato.

Sinossi

Il film intreccia tre storie americane.

Nella prima la protagonista è un avvocato di un piccolo paese, Laura (Laura Dern).

Il suo caso legale è difendere un operaio, Fuller (Jared Harris), che vuole un compenso relativo a un infortunio sul lavoro, anche se tecnicamente è difficile riuscire ad ottenerlo.

Ma Laura, che è una donna semplice, si preoccupa per il suo cliente.

Alla fine ci sarà un’azione violenta.

Il personaggio principale della seconda storia è Gina Lewis (Michelle Williams).

Gina organizza un “weekend off” al Parco Nazionale di Yellowstone con il marito Ryan (James Le Gros) e la figlia adolescente Guthrie (Sara Rodier).

È stanca di tentare di avere un rapporto sano con la figlia, e suo marito non è mai dalla sua parte.

È determinata a fare una ristrutturazione nella casa, con l’uso di materiale dei nativi che si trova nel parco. Il simbolismo qui è chiaro: si tratta di un tentativo di galvanizzare la famiglia.

Il progetto di Gina però trova un ostacolo: un anziano signore non vuole vendere dei blocchi di arenaria della sua proprietà.

Nella terza storia un’americana nativa e allevatrice di cavalli (la giovane attrice Lily Gladstone) cerca integrazione in un centro educazionale per gli adulti. Lì incontra la giovane professoressa e avvocato Beth Travis (Kristen Stewart), che lavora “part-time” in una scuola a quattro ore dalla sua città. Le due donne vengono intrappolate in un intreccio che rompe un tabù.

Recensione

Non ha niente di straordinario questo film, eccetto la recitazione di Lily Gladstone. Il carisma di Gladstone è ancora maggiore di quello di Laura Dern, che è una delle attrici favorite di David Lynch (per rendervi l’idea, durante il casting di Wild at Heart, nel 1990, Lynch ha calcolato che 80 persone sono uscite nella prima audizione e 100 nella seconda.)

Sebbene il magnifico paesaggio del Montana abbia ispirato una fotografia creativa, purtroppo non scatta una reazione emotiva. L’aspetto più importante in Certain Women è costituito dai personaggi, che sono persone semplici.

Il merito di Kelly Reickhardt è quello di aver rappresentato sottilmente il nostro mondo, mostrando come può essere ingiusto.

Abbiamo preso qualche fragmento della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948, e abbiamo fatto un confronto con alcune situazioni di Certain Women per dimostrare come i diritti dell’uomo continuano ad essere violati:

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

Quindi perchè la ragazza omosessuale e nativa americana soffre il pregiudizio dei suoi compagni di classe? Perchè lei non può esprimere i suoi sentimenti verso la professoressa?

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.”

Perchè la polizia inganna il cliente di Laura? La polizia chiama Laura affinchè faccia uscire il suo cliente dal palazzo in cui tiene in ostaggio un uomo. Fuori dal palazzo ci sono diversi poliziotti pronti a ucciderlo non appena qualcosa vada storto.

Articolo 13

“Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato”.
“Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.

La ragazza americana nativa insegue la professoressa sul limite statale nord-americano. Lei segue la sua passione senza che la professoressa lo sappia. Beth lascia il suo lavoro e si allontana dagli studenti.

Secondo la legge, gli americani nativi hanno diritto di partire dai territori di appartenenza, sebbene non possano lasciare la famiglia indietro. Questo vuole dire che in realtà il personaggio della nativa americana non ha libertà di movimento, e se volesse costituire una famiglia con una non-nativa, come Beth, dello stesso sesso, avrebbe certamente dei guai.

Articolo 16

Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento“.
“Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi”.
La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.”

La disarmonia della famiglia di Gina Lewis è evidente. Però sembra che Gina sia l’unica responsabile dello squilibrio. È Gina che non riesce a capire sua figlia. È Gina che sta sotto stress per il lavoro ed è incapace di rilassarsi in una zona rurale. Per quanto tempo la società continuerà a rimproverare le donne per un matrimonio fallito?

Articolo 23

“Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione”.
“Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.”

Facciamo un paragone tra i due avvocati del film, Laura e Beth. Entrambi lavorono per la stessa ditta, ma Beth deve trovare un altro lavoro “part-time” come professoressa per sostenersi. Ma davvero la condizione di un giovane avvocato è la stessa di uno più adulto?

Articolo 26

“Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.”

Il film si svolge per lo più in una zona rurale. Dall’U.S. Census del 2010 emerge che il 16% della popolazione degli Stati Uniti vive nelle zone rurali. Costoro si trasferiscono, successivamente, nelle città universitarie per quattro anni, anche per avere “esperienze di un mondo reale”. E molto spesso non tornano nei paesi d’origine; a volte non perchè non vogliano, ma perchè non trovano lavoro nei piccoli  villaggi.

Dal film si vede che l’istruzione superiore non è egualmente accessibile.

Certain Women è in sala in Italia. Il film ha trionfato al BFI London Film Festival lo scorso Ottobre.

Maysa Monção

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