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The Reaping

The Reaping, serie tv di Roberto D’Antona (Insane, Johnny) e di cui TAXI DRIVERS è media partner ufficiale, sta iniziando a far parlare di sè non solo in Italia, ma anche all’estero grazie alla capillare distribuzione di cui sta godendo. Di seguito la recensione dei sette episodi che danno vita a questa serie che parla di violenza, di tradimenti e di vendetta realizzata da Roberto D’antona e Annamaria Lorusso

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The Reaping, serie tv di Roberto D’Antona (Insane, Johnny) e di  cui TAXI DRIVERS è media partner ufficiale, sta iniziando a far parlare di sè non solo in Italia, ma anche all’estero grazie alla capillare distribuzione di cui sta godendo.

Di seguito la recensione dei sette episodi che danno vita a questa serie che parla di violenza, di tradimenti e di vendetta realizzata da Roberto D’antona e Annamaria Lorusso (The Choice).

The Reaping si ispira alle atmosfere e ai luoghi di provincia tanto cari alla famosissima miniserie  True Detective. Il progetto partorito da D’Antona narra di come la tranquillità di un piccolo paese stia per essere sconvolta: attraverso una serie di coincidenze, atti di violenza e di corruzione vengono svelate realtà inaspettate e la vita di diversi personaggi si intrecciano attraverso evoluzioni improvvise e inattese.

La serie si mostra come una discesa agli inferi non solo per il protagonista Sam, ma per tutti i personaggi principali. Il progetto mostra una circolarità narrativa che si svela poco a poco in tutta la sua potenza per esplodere nell’episodio conclusivo. Tutta la serie è caratterizzata da riferimenti al mondo infernale e al mondo della numerologia: da notare come gli episodi siano sette, così come siano sette i personaggi principali e sempre sette siano i peccati capitali.

Il punto di forza di questo progetto è certamente l’intreccio narrativo: colpi di scena che sorprendono lo spettatore e sequenze di violenza inusuali per un prodotto italiano. Con personaggi, dinamiche e battute che scavano nel patrimonio del cinema poliziottesco The Reaping è un bellissimo omaggio ad un genere con cui noi italiani primeggiavamo una cinquantina di anni fa.

La sceneggiatura non è esente da piccoli difetti: ogni tanto i dialoghi risultano un po’ troppo lunghi e rallentano il ritmo della narrazione e forse qualche puntata sarebbe risultata più gradevole se sfoltita di qualche minuto di montato. Ma si sa che le logiche distributive spesso impediscono di agire in questo senso ed impongono uno standard di durata per gli episodi.

Ad ogni puntata lo spettatore viene introdotto dalla straordinaria voce di Christian Iansante, storico doppiatore italiano, nel microcosmo ideato da Roberto D’Antona e realizzato grazie all’aiuto di tanti professionisti del cinema indie italiano. La colonna sonora è composta da Simone Cilio mentre Aurora Rochez si è occupata del sound design. La musica utilizzata per realizzare la sigla è composta, invece, da Marco Stefano Poletti e Leonardo JeloStefano Pollastro ha curato la fotografia, David Milesi ha ricoperto il ruolo di aiuto regista, Paola Laneve si è occupata del make-up, mente Annamaria Lorusso era la supervisor per i reparti costumi e scenografia. Francesco Longo ha curato la realizzazione dei VFX. Lo stesso D’Antona si è occupato anche della post-produzione della serie.

I protagonisti della serie, oltre a D’Antona, sono Annamaria Lorusso, Michael Segal, Federico Mariotti, Francesco Emulo, Diandra Elettra MoscogiuriElisabetta Girodo Angelin, Alessandra Salvoldi e Mirco Magnani. Oltre a loro, faranno parte del cast altri nomi di spicco del panorama indipendente come, ad esempio, David White,Aaron T. Maccarthy, Luca Gatta, Denis Frison e Mirko D’Antona.

Al momento è possibile vedere la serie grazie ad Amazon a Google Play o iTunes; purtroppo non ancora in Italia. La speranza è che The Reaping sbarchi presto nel nostro paese.

Vi lascio con il trailer ufficiale della serie.

Andrea Bianciardi

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