A quattro anni da Heat – La sfida, Michael Mann torna con un film in cui il ritmo è dilatato in maniera voluta: Insider.
Insider – Dietro la verità (The Insider) è un film del 1999 diretto da Michael Mann, con Russell Crowe e Al Pacino, basato su una storia vera.
Insdier – Dietro la verità: di cosa parla
Il mondo di Lowell Bergman è quello veloce dell’informazione d’assalto: “60 minutes”, programma di punta della Cbs, famoso per le sue interviste di attualità.
Quello di Jeffrey Wigand, invece, è un mondo privato, segnato dai ritmi quotidiani della famiglia, sconvolta dal suo improvviso licenziamento dalla multinazionale del tabacco per la quale è dirigente.
Wigand è uno scienziato, la sua moralità non può tollerare più quello che vede.
Bergman lo marca stretto e lo convince a denunciare. Ma neppure il suo mondo è a posto.
Le tecniche di ripresa di Mann in Insider
A quattro anni da Heat – La sfida, Michael Mann torna con un film in cui il ritmo è dilatato in maniera voluta, per garantire un effetto di pesantezza, quasi per sottolineare la condizione di malessere e difficoltà vissuto dai protagonisti.
In Insider Mann introduce inoltre alcune delle tecniche di ripresa che lo renderanno famoso nei film successivi, rinnovando il suo stile dopo Heat – La sfida, ritenuto ancora oggi il suo film più classico: infatti in Insider trovano posto l’uso della macchina da presa a mano per dare un tocco quasi documentaristico all’azione, un ampio lavoro di fotografia che punta a rendere quasi surreali le riprese.
Per i temi è un dramma legale dai toni quasi epici
Da un punto di vista tematico, il film è classificabile come un dramma legale dai toni quasi epici, in cui Mann sembra voler mettere a confronto due mondi etici distanti ma al tempo stesso “simili” (quello del giornalismo e quello della scienza) riguardo ad una questione di forte impatto etico come quello delle speculazioni nel campo della produzione di sigarette.
Infine, da un punto di vista ideologico, il film può essere letto come un chiaro atto d’accusa contro alcune forme estreme di capitalismo dominanti in Occidente, anche se il tono di Mann rimane sempre intimista e personale.