Un nuovo eroe a quattro zampe si aggiunge oggi alla schiera dei tanti immortali personaggi canini che hanno popolato il cinema per bambini
Sinossi: Ozzy, un simpatico beagle, trascorre una vita idilliaca fino al giorno in cui i suoi padroni devono improvvisamente partire per il Giappone senza la possibilità di portarlo con loro. Da qui si dipanano incredibili traversie alle quali Ozzy dovrà trovare la forza di resistere, grazie anche all’aiuto dei suoi nuovi amici a quattro zampe. Un’avventura divertente per tutta la famiglia, una storia di amicizia, coraggio e lealtà.
Recensione: Un nuovo eroe a quattro zampe si aggiunge oggi alla schiera dei tanti immortali personaggi canini che hanno popolato il cinema per bambini, di animazione e non solo, da Pongo e Peggie (La carica dei 101), a Lilli e il Vagabondo, Snoopy, Pluto, Lassie, Rin Tin Tin, Beethoven e tanti altri. Il neo-nato simpaticissimo cagnolino, giunto in questi giorni sugli schermi italiani e già uscito in molti altri Paesi, si chiama Ozzy ed è un delizioso beagle pezzato dalle orecchie lunghe, creato dalla penna (soggetto e sceneggiatura) di Juan Ramón Ruiz de Somavía e dalla esperienza alla regia dei film d’animazione del regista spagnolo Alberto Rodríguez, esperto di modelli virtuali ed animazione in 3D.
Il film da lui diretto, dedicato a questo nuovo protagonista dell’immaginario infantile, è intitolato Ozzy – Cucciolo coraggioso (titolo originale Ozzy – Fast and Furry) e racconta nella prima parte la vita serena e spensierata – tra gli innocui screzi con alcuni bulletti del vicinato – condotta dal nostro piccolo amico, ben inserito in una fantastica famiglia, i Martins, formata da mamma, papà ed una bambina che lo adora.
Nella seconda parte del film vengono descritte le terribili disavventure del malcapitato Ozzy, causate da una truffa ai danni dei suoi amati padroni
Nella seconda parte del film vengono descritte invece le terribili disavventure del malcapitato Ozzy, causate da una truffa ai danni dei suoi amati padroni. Un bel giorno infatti i Martins, dovendo trasferirsi in Giappone per un mese e non potendo portare con loro il cagnolino, sono costretti pur con grande dispiacere a lasciare Ozzy in un pensionato per cani, all’apparenza di gran lusso, che si rivelerà invece essere – subito dopo la partenza dei Martins e nonostante il cospicuo assegno da questi lasciato per assicurarsi il benessere del loro protetto a quattro zampe – una vera e propria prigione con lavori forzati, gestita da un losco e perfido figuro attraverso ben addestrati cani-poliziotto.
Ozzy non si perderà d’animo e, grazie all’aiuto dei suoi nuovi amici – Hot Dog, Scheggia e Rutto – riuscirà a far fronte alla situazione
Inizia così per Ozzy una vita da incubo, vessato dalla mafia canina locale e dai guardiani mastini ed addolorato dal pensiero di essere stato abbandonato dai suoi padroni (che in realtà, ingannati dai gestori del lucrativo business, lo credono morto); pur essendo cresciuto nell’agio, circondato dalle amorevoli cure dei suoi padroni, Ozzy non si perderà d’animo e, grazie all’aiuto dei suoi nuovi amici – Hot Dog, Scheggia e Rutto – riuscirà a far fronte alla situazione, tirando fuori dignità e coraggio, fino ad una rocambolesca fuga insieme ai suoi ormai inseparabili compagni di sventura.
Le due parti in cui si divide il film – affermano i produttori – hanno richiesto una netta separazione tra i due mondi con cui si interfaccia il protagonista
“Le due parti in cui si divide il film – affermano i produttori – hanno richiesto una netta separazione tra i due mondi con cui si interfaccia il protagonista. Da una parte il suo contesto familiare, dove Ozzy è decisamente felice con la famiglia Martins, in particolare con la sua compagna di giochi Paula. Dall’altra parte il mondo della prigione, che è completamente l’opposto. Per rendere al meglio il contrasto sono stati stabiliti due differenti approcci in relazione alla luce e ai colori stabiliti per i due mondi. Vista la portata internazionale del progetto, è stato deciso di caratterizzare il quartiere dei Martin ispirandosi ad un tipico sobborgo residenziale americano, facilmente riconoscibile dal pubblico. Per il design della prigione ci si è, invece, ispirati ad elementi che risulteranno familiari agli spettatori fan dei classici del genere come La grande fuga, Nick Mano fredda, Fuga per la vittoria e Le ali della libertà.”
I valori della lealtà, della fedeltà e del coraggio spiccano in questo racconto di crescita e formazione e saranno certamente apprezzati dagli spettatori di tutte le età.
Elisabetta Colla