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DVD/Blu Ray

Finalmente in dvd il rarissimo Venni vidi e m’arrapaoh

Venni vidi e m’arrapaoh fu firmato nel 1984 dal Vincenzo Salviani che produsse, tra gli altri, Uomini si nasce poliziotti si muore di Ruggero Deodato e Il miele del diavolo di Lucio Fulci, ma che, nonostante il titolo, non ha assolutamente nulla a che vedere con il contemporaneo delirio demenziale Arrapaho, del quale volle cavalcare in maniera evidente il successo

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Nocturno, rivista specializzata in particolar modo nella riesumazione degli esempi maggiormente dimenticati che hanno fatto la storia della cinematografia di genere, ne ha giustamente scritto che “… è uno di quei film che ti capita di incontrare poche volte nella vita e che ti porti sempre nel cuore”.

Chiaramente, sempre se si è disposti a mettere da parte il desiderio cinefilo di voler assistere a tutti i costi ad impeccabili opere d’arte kubrickiane o classici della perfezione su celluloide ogni volta che ci si siede dinanzi ad un grande o piccolo schermo.

Perché soltanto in questo modo sarà possibile rendersi provvisti del giusto spirito con cui affrontare la circa ora e venti che costituisce Venni vidi e m’arrapaoh, firmato nel 1984 dal Vincenzo Salviani che produsse, tra gli altri, Uomini si nasce poliziotti si muore di Ruggero Deodato e Il miele del diavolo di Lucio Fulci, ma che, nonostante il titolo, non ha assolutamente nulla a che vedere con il contemporaneo delirio demenziale Arrapaho, del quale volle cavalcare in maniera evidente il successo.

Del resto, pur essendo ambientato in epoca contemporanea a differenza dello stracult interpretato dal gruppo musicale degli Squallor sotto la regia di Ciro ippolito, che si svolgeva in mezzo a tribù di pellerossa tirando in ballo grotteschi totem falliformi e spot pubblicitari inventati da inserire occasionalmente nel mucchio, pone in qualità di protagonisti quattro ragazzi che, tra l’altro, costituiscono la band degli Arrapathis (!!!).

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Quattro ragazzi che, di conseguenza, oltre a suonare in una palestra di aerobica ed a gareggiare in un concorso destinato a premiare il miglior complesso emergente, non mancano di sfoderare canzoni decisamente esilaranti, da Monica a Domenica svortamo, passando per la Come sarà che non può fare a meno di trasformarsi istantaneamente in un tormentone strappa-risate a partire dal primissimo ascolto (“Come sarà la prima che me la darà, la fragoletta…”).

Mentre, tra lezioni di seduzione presso una prostituta dall’accento francese e spiate di nudissime coetanee che fanno la doccia per far sì che l’elaborato si riallacci chiaramente all’allora popolarissimo fenomeno della trilogia Porky’s, l’assolutamente anarchica sceneggiatura si limita a mescolare ballate in discoteca in stile La febbre del sabato sera con un minimo di storielle amorose sulla scia de Il tempo delle mele; quando ad essere tirate in ballo non sono piccanti avventure “manuali” presso una sensuale dottoressa.

E, se non è sufficiente, abbiamo anche sfide in motocicletta, grottesche liti tra pescivendoli ed escursioni cantate in mezzo ai monumenti, nel corso di una tanto folle ed inconcludente operazione quanto guilty pleasure per autentici amanti del bis nostrano che, non priva neppure di una trashissima variante della truffa al figlio del macellaio Manzotin vista in Febbre da cavallo, è Minerva pictures a rendere finalmente disponibile per il mercato dell’home video digitale, dopo decenni di difficilissima reperibilità.

Quindi, accendete il lettore, inserite il disco e chiamate i vostri conoscenti che ritenete propensi a sprofondare in inspiegabili risate grazie al più atipico lungometraggio giovanilistico italiano sfornato dai sempre più lontani anni Ottanta.

Francesco Lomuscio

  • Anno: 1984
  • Durata: 81'
  • Distribuzione: Minerva pictures
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Vincenzo Salviani

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