Dopo una parentesi televisiva, durante la quale, grazie all’amicizia con Michael Mann, diresse due episodi della serie Miami Vice, Abel Ferrara nel 1987 tornava al cinema, prima con China Girl, una sorta di Romeo e Giulietta ambientato nel quartiere newyorkese di Little Italy, che ebbe uno scarso successo di pubblico, e, successivamente, con Oltre ogni rischio (Cat Chaser), un film realizzato su commissione, tratto da un romanzo dello scrittore Elmore Leonard. Il regista ebbe rapporti difficili con i produttori della Vestron, i quali, alla fine delle riprese, montarono il film senza alcun intervento dell’autore, e il risultato fu un po’ un pasticcio; si fatica, infatti, a riconoscere lo stile di Ferrara, laddove la violenza e la durezza della storia messa in scena vennero fortemente attenuate da tagli impietosi che minarono l’architettura complessiva dell’opera. Oltre ogni rischio inizia come una sorta di mockumentary in cui ad immagini di archivio si aggiungono scene girate dallo stesso Ferrara per tentare di restituire la confusione che si verificò durante la cosiddetta Operazione Power Pack, l’intervento militare condotto dagli Stati Uniti nella Repubblica Dominicana durante il 1965. I Marines, sostenuti da elementi dell’82ª Divisione Aviotrasportata, sbarcarono il 28 aprile; tutte le unità statunitensi si ritirarono alla fine del settembre 1966.
George Moran (un algido Peter Weller, noto per aver interpretato Robocop di Paul Verhoeven e Il pasto nudo di David Cronenberg) è un reduce da quella sciagurata campagna, ma ormai da tempo gestisce un albergo sul mare a Miami. Nonostante la sua vita tranquilla, vuole tornare a Santo Domingo per incontrare la donna che gli salvò la vita durante gli scontri, ma giunto a destinazione trova Mary DeBoya (una sensualissima Kelly McGillis), che già aveva avuto occasione di conoscere in passato, avvenente signora sposata con il temibile Andres Deboya, ex generale e torturatore della polizia domenicana (interpretato da un redivivo e stupefacente Tomas Milian). Nasce subito un pericoloso ménage a trois, visto che George e Mary s’innamorano, e quest’ultima, pur volendo lasciare il marito, non vuole rinunciare ai due milioni di dollari previsti da un malsano contratto matrimoniale; Andres, venuto a conoscenza del tradimento, cerca in tutti i modi di evitare che la moglie possa usufruire del beneficio previsto. La situazione s’ingarbuglia, laddove entra in gioco un ex poliziotto newyorchese, alle dipendenze di DeBoya, Jiggs Scully (un caustico e violento Charles Durning), anch’egli interessato al cospicuo bottino
Il vero grande piacere che si prova guardando Cat Chaser consiste nel rivedere, dopo alcuni anni di sostanziale inattività, Tomas Milian, qui alle prese con un ruolo da villain. Pur ingrassato e con meno capelli, l’attore cubano, per una volta tanto non doppiato, si comporta egregiamente, regalando l’ennesima ottima prestazione, svincolato, dopo molti anni, dal ruolo-icona dell’ispettore Giraldi che tanto fortuna ebbe presso il pubblico italiano. Il suo inglese-ispanico, la voce sommessa ma ferma e il volto, sempre molto espressivo, bucano lo schermo, anzi, si potrebbe affermare che, a conti fatti, sembra lui il vero protagonista della storia.
In conclusione, si può affermare che Oltre ogni rischio non è uno dei film più significativi di Abel Ferrara, eppure a rivederlo dopo molti anni si rivela ancora assai interessante, per la premessa della storia (l’operazione militare degli Stati Uniti a Santo Domingo del 1965) e le buone prestazioni degli attori, primo fra tutti il mai domo Tomas Milian. Un Ferrara ‘minore’ che va recuperato.
Pubblicato da Pulp Video e distribuito da CG Entertainment, Oltre ogni rischio (Cat Chaser) è disponibile in dvd, in formato 1.33:1 con audio in italiano e originale (DD 5.1 e DD 2.0) e sottotitoli opzionabili.
Luca Biscontini
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