Loving è la sofferta trasposizione cinematografica della reale battaglia legale combattuta nella seconda metà del ‘900 dai coniugi Loving. Presentata in anteprima al Festival di Cannes 2016 e diretta da Jeff Nichols, la pellicola è distribuita da Cinema e disponibile nelle sale cinematografiche dal 16 Marzo 2017.
Sinossi: Virginia, anni ’50. Il mite Richard Loving (Joel Edgerton) si innamora di Mildred Jeter (Ruth Negga), una donna timida e sensibile che lavora nei campi di cotone. Quando lei rimane incinta, lui decide di sposarla, incurante delle problematiche che scaturiranno immediatamente dal loro matrimonio interraziale. Condannati a un inesorabile esilio lungo 25 anni, i coniugi Loving, dal loro isolato sobborgo di periferia, iniziano una causa legale contro la Corte Federale e chiamano in campo la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America.
Recensione: Il matrimonio è una scelta compiuta da due persone che si amano e vogliono diventare, a tutti gli effetti, una famiglia. Quello che sembra un elementare dato di fatto è, in realtà, il risultato di una lotta sociale e morale durata svariati anni. In passato, infatti, si sceglieva la persona da sposare in base a criteri di razza, religione e ceto; un’unione mista non era neanche considerabile perchè veniva ritenuta un’offesa a Dio. I coniugi Loving, negli anni ’60, affrontano a testa alta una dura battaglia legale che li porta, faticosamente, a fare appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Orgogliosi di quell’amore, il loro, ritenuto immorale, abominevole e depravato, l’uomo bianco e la donna nera accettano un esilio doloroso per amore dei propri figli. Non possono consumare la loro storia nè alla luce del sole nè al chiaro di luna, ma devono limitarsi a momenti rubati nelle loro mura domestiche, ai confini dei sobborghi di periferia, dove occhi indiscreti non possano sentirsi disturbati dalla visione.
Il regista e sceneggiatore Jeff Nichols, già autore di Mud e Midnight Special, segue dettagliatamente i momenti salienti della reale storia d’amore dei coniugi Loving. Assiste i protagonisti in ogni circostanza, li supporta nel momento del bisogno e li incita a combattere nonostante le lacrime e lo sconforto. Ne allevia inoltre le sofferenze attraverso invasivi primi piani, ne amplifica i silenzi ed esaspera le espressioni corrucciate di un Joel Edgerton nel pieno della forma. Nichols combatte apertamente, quindi, ostenta il proprio punto di vista e, come un narratore interno alla vicenda, utilizza il proprio stile di ripresa per marcare la sua presenza costante. Nonostante la pellicola sia indubbiamente un interessante spaccato sociale, però, la morale si ripete incessantemente in sottofondo e lo spettatore finisce ben presto per risentire della monotona pedanteria.
Martina Calcabrini