Riccardo III è il moderno adattamento cinematografico dell’omonima tragedia scritta da William Shakespeare intorno al 1591. Interpretata da Ralph Fiennes sul palcoscenico londinese dell’Almeida e diretta da Rupert Good, la pellicola è distribuita da Nexo Digital e disponibile nelle sale cinematografiche soltanto il 6 e 7 Febbraio 2017.
Sinossi: 1485, Guerra delle due rose. Il casato degli York e quello dei Lancaster si contendono il trono di Inghilterra. Riccardo (Ralph Fiennes) vuole ottenere la corona a qualsiasi costo e, quindi, comincia ad uccidere lentamente, senza essere scoperto, ogni possibile rivale. Inizia con suo fratello Edoardo IV e tutti i suoi leali sostenitori, passa per il pretendente della fazione opposta, continua con il suo amato cugino Buckingam e termina con i suoi giovani nipoti. Rinnegando il sacro vincolo del matrimonio e l’amore verso la sua stessa famiglia, Riccardo, consumato dalla brama di potere e dall’esasperata tirannia sessuale, finisce per diventare un vero e proprio mostro.
Recensione: William Shakespeare è il drammaturgo più importante di tutti i tempi, il capostipite di un genere teatrale poliglotto e mutaforma, destinato a divenire un vero e proprio canone internazionale. Intorno al 1591, ispirandosi probabilmente alle cronache di Raphael Holinshed o all’incompiuta Storia di Riccardo III di Tommaso Moro, scrisse Riccardo III, un’opera intensa, drammatica ed estremamente cruenta, volta a dissacrare l’ascesa al trono britannico di uno dei più perversi e malvagi tiranni della storia.
Dopo le moderne interpretazioni di Ian McKellen e Al Pacino, anche Ralph Fiennes – famoso Lord Voldemort della saga di Harry Potter – indossa i panni dell’estroso sovrano. Egli era un uomo fisicamente deforme, brutto nell’aspetto quanto nell’anima, un individuo talmente subdolo e meschino da aver distrutto la sua stessa famiglia. La sua storia parla di seduzione, intrighi, brutalità e congiure ordite all’interno del palazzo reale ma estese all’intero regno. Durante la Guerra delle due rose, infatti, il casato degli York e quello dei Lancaster si contendono il trono, dando vita a un fiume di sangue e lacrime e a una voragine infernale di paura e terrore che destabilizza l’intera nazione. Riccardo III vince la battaglia con l’inganno, si circonda di sostenitori e tirapiedi e seduce donne virtuose con il solo intento di violarle e gettarle via, in frantumi, poco dopo.
Il regista Rupert Good – già autore di Macbeth – dirige Ralph Fiennes nel pieno della sua forma fisica e mentale, un attore talmente poliedrico da riuscire a trasmettere l’acredine della situazione solamente con uno sguardo. La scenografia mozzafiato curata da Hildegard Bechtler è attenta ad ogni dettaglio e il direttore della fotografia Jon Clark oscura lentamente ogni spiraglio di luce per enfatizzare la lenta depravazione e frantumazione interiore dello stesso protagonista. Grazie anche a un cast d’eccezione, la pellicola si rivela una rivisitazione moderna, toccante e talmente capricciosa da trasformare ogni spettatore nel fantasma stesso di ciò che era, o sarebbe dovuto essere, nel proprio passato.
Martina Calcabrini