I mostri ci sono tutti: Dracula tiene le fila di una banda composta dall’uomo lupo, la mummia, Frankenstein e, a chiudere in bellezza, il mostro della laguna nera. Diretto dal regista americano Fred Dekker, autore anche del fortunato Dimensione Terrore (Night of the Creeps, 1986), Scuola di mostri (The Monster Squad, 1987) è una gradevolissima testimonianza delle atmosfere cinematografiche degli anni ’80, laddove vi sono in esso tutti gli ingredienti che caratterizzarono le tendenze più diffuse in quel periodo, e che tanto favore trovarono presso il pubblico dei giovanissimi (ma non solo). A tentare di respingere le forze del male, che in passato il professor Abraham Van Helsing aveva provato invano ad annientare, ci sono cinque ragazzini, voraci consumatori di tutto quel cinema che aveva dato corpo all’iconografia dei più svariati mostri (vengono in mente, a tal proposito, i classici Universal degli anni ’40); per questo motivo hanno creato un gruppo speciale, il Monster Squad (Squadra Anti-Mostri), atto ad arginare un’eventuale invasione delle terribili creature. Ma quello che era uno stravagante e innocuo gioco all’improvviso diviene una vera e propria missione, dato che il centenario vampiro, dopo aver riacquisito la libertà, riporta in vita i suoi antichi seguaci, nell’intento di far prevalere definitivamente il male sulla terra. Il gruppo di ragazzini s’imbatte, tra l’altro, in Frankenstein, ma quest’ultimo si dimostra cordiale, tanto che s’instaura un’inaspettata amicizia, e il cadavere riportato in vita da una poderosa quantità di energia elettrica si rivelerà decisivo ai fini della risoluzione della vicenda.
La fotografia coloratissima, la messa in scena sistematica dei rapporti interni della tipica famiglia statunitense, la scuola con gli insegnanti e i compagni prepotenti, insomma, l’immaginario generale, tutto riporta a un’epoca in cui il portentoso sviluppo economico aveva creato un grande entusiasmo, particolarmente visibile nella produzione cinematografica, che non mancava di sfornare storie marcate da un inguaribile ottimismo, e soprattutto da un’attenzione particolare nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza, nell’intento di recuperare uno spirito capace di interpretare il mondo con occhi imbevuti di speranza.
È inoltre presente nel film una parentesi interessante, in quanto l’unico adulto che davvero aiuta il gruppo di ragazzini a contrastare l’avanzata dei mostri è un anziano signore tedesco (quel Leonard Cimino di cui è difficile dimenticare il volto) che ha patito la deportazione nei campi di concentramento (in un’inquadratura vediamo il suo braccio marcato da numeri), a testimonianza di come anche un film leggero e di intrattenimento come Scuola di mostri contenga degli elementi significativi, laddove l’invasione delle orribili creature assume, in quest’ottica, tutt’altra e ben più risonante valenza, dimostrando il valore di un cinema che non fu mai davvero superficiale. Considerato ormai un cult, Scuola di mostri è un film piacevole che non mancherà di deliziare chi non l’avesse mai visto, attivando una comprensibile nostalgia per un periodo fatalmente svanito.
Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment, Scuola di mostri è disponibile in dvd, in formato 2.35:1, con audio in italiano e originale (DD 2.0) e sottotitoli opzionabili. Nella sezione extra è presente la galleria fotografica.
Luca Biscontini
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