Su Prime Video Barriere (Fences) di e con Denzel Washington, al suo terzo lavoro dietro la macchina da presa, affiancato da Viola Davis, Brandon Jyrome Jones, Mykelti Williamson e Russel Hornsby.
Barriere ha ricevuto quattro nomination ai Premi Oscar da parte dell’Academy: Miglior film, Miglior attore protagonista per Denzel Washington, Miglior attrice non protagonista per Viola Davis e Migliore sceneggiatura non originale per August Wilson.
La trama del film è tratta dall’omonima pièce teatrale di Wilson, vincitrice del Premio Pulitzer per la drammaturgia, già interpretata nel 2010 dagli stessi Washington e Davis a teatro per la quale entrambi hanno ricevuto il Tony Award.
BARRIERE Trama:
Pittsburgh, anni ’50. Troy Maxson è un netturbino frustrato che ogni venerdì, al giorno di paga, beve troppo e diventa estremamente collerico con la moglie e con i figli. Guarda con rabbia al passato, quando avrebbe potuto essere un giocatore di baseball professionista, ritenendo di aver subito discriminazioni per il colore della sua pelle. È convinto di proteggere suo figlio minore, Cory, negandogli una possibilità di diventare professionista nel football perché è persuaso che il razzismo sia ancora imperante nella società come nello sport e che il suo ragazzo subirebbe la stessa ingiustizia toccata a lui. Troy è un uomo che, nonostante non abbia mai avuto una famiglia amorevole alle spalle, sente su di sé la responsabilità di provvedere alla moglie Rose e ai suoi figli, cerca di farlo nel miglior modo possibile, ma i risultati non sono quelli che sperava.
Barriere una storia ruvida
Denzel Washington si prende la responsabilità di portare sul grande schermo una storia ruvida con un protagonista controverso, dotato di molti difetti, le cui scelte sono difficilmente condivisibili.
Si respira l’aria di segregazione che entra nei polmoni dei personaggi in un contesto duro di miseria e rabbia; non c’è un eroe valoroso e buono a salvarli, devono affrontare giorno per giorno gli ostacoli che la vita pone loro davanti. Il cast, assortito in modo impeccabile, dialoga con naturalezza e non è mai sopra le righe; le interpretazioni dei protagonisti sono arricchite e permeate dal talento di ciascuno degli attori.
Una prova decisamente sopra la media quella di Denzel Washington che si cala nei panni di un uomo che ha un passato di violenza alle spalle e che cerca di essere un buon marito e un buon padre anche se non sa come farlo; si assume le responsabilità delle sue azioni e possiede un profondo senso di giustizia, anche se talvolta si tratta di una sua personale interpretazione.
È affiancato da un’ottima Viola Davis, una moglie che si barcamena nella vita quotidiana tra povertà e un marito che straparla quando ha bevuto, che è violento nelle parole e talvolta anche nei fatti nei confronti dei figli, ma che la ama più di ogni altra cosa.
Anche lei, come il suo consorte, non ha conosciuto amore prima che si conoscessero: si sono scelti e hanno provato a tirare fuori il meglio per costruire una casa e una famiglia.
Da sottolineare l’interpretazione carica di significato di Mykelti Williamson che nella storia ricopre il ruolo di Gabriel, detto Gabe, fratello del protagonista che ha subito gravi lesioni cerebrali a seguito di una ferita riportata durante la seconda guerra mondiale; è un uomo ritornato un po’ bambino che gira per le strade con la sua tromba aspettando il Giorno del Giudizio per suonarla, convinto che il fratello farà parte della schiera dei santi.
Barriere è un film senza vincitori né vinti, una storia potente e toccante con dei protagonisti dai caratteri forti e una trama che esprime valori profondi e ben saldi.
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