FISH&CHIPS FILM FESTIVAL
Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale
Venerdì 20 gennaio | giorno 2
Una giornata ad alto tasso di competizione quella di venerdì 20 gennaio FISH&CHIPS FILM FESTIVAL, che vedrà avvicendarsi sul grande schermo della Sala 3 del Cinema Massimo (Via Verdi 18), cortometraggi e lungometraggi tutti rigorosamente in anteprima nazionale che offriranno uno sguardo sul panorama della cinematografia erotica contemporanea.
Si inizia alle 11.30 con il lungometraggio The Bedroom di Anna Brownfield (2016, Australia, 82′) un video-saggio sulla storia del costume della camera da letto, da alcova a luogo di scoperta e cambiamento.
Il pomeriggio sarà tutto dedicato ai cortometraggi, andando a toccare i vari gradi dell’erotismo. L’immaginario più spinto si trasferisce in opere esplicite o sperimentali come in Spunk di Antonio da Silva (2015, Regno Unito, Portogallo, 36′), un videocollage in cui il sesso si fonde con l’immagine digitale e il cruising online che fa parte dei 5 lavori in programma per la sezione CORTI XXX alle ore 14.30. Si sfumerà verso i toni più leggeri con i film brevi della sezione gemella CORTI alle 16.30, che propone altri 5 momenti per vedere e ragionare sugli aspetti intimi, come in Memories of a Machine di Shailaja Padindala (2016, India, 10′) in cui una ragazza indiana si confessa in camera da letto davanti ad una videocamera con disarmante e irresistibile schiettezza.
Dall’aperitivo a notte inoltrata, Fish&Chips continua con 3 lungometraggi in concorso.
Alle 18.30 Pagan Variations di Aj Dirtystein (2016, Francia, 90′), un voluttuoso percorso iniziatico che si snoda tra rituali misterici, scenari panici e visioni mistiche e blasfeme. Alle 20.30 invece in Hide and Seek di Joanna Coates (2014, Regno Unito, 80′) due giovani coppie si rinchiudono in un cottage sperduto nella campagna britannica più lussureggiante per sfidare la morale comune. Infine alle 22.30 Feed: The Last Supper di Maria Beatty (2016, Francia, 75′) mostra la personale visione della leggendaria regista lesbo venezuelana sull’ultima cena: un carnevale perverso fatto di rapporti saffici, sedute di bondage e BDSM.
Anche quest’anno FISH&CHIPS propone degli incontri gratuiti e aperti a tutti per parlare di sessualità da diversi punti di vista e affrontare senza preconcetti ‘temi scottanti’. Alle 15:00 al Laboratorio Quazza (Via Sant’Ottavio 20), durante l’incontro dal titolo Il genere pornografico nell’epoca dei porn tubes organizzato in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Spettacolo e Musica dell’Università degli Studi di Torino, si parlerà della “crisi” dell’industria pornografica e il consumo del porno 2.0; mentre alle 17.30 allo Spacenomore (Via Bogino 9) con l’appuntamento Tantra e dintorni gli esperti Manuel Shanti, Eva di Pierro (TNT bodyworker), Davide e Francesca di Tantra Light oltre che Magdala e Kadesh del Tempietto Tantrico proporranno una tavola rotonda in cui interagiranno con il pubblico per scoprire questa disciplina orientale al di là degli abusati luoghi comuni.
Anche oggi il pubblico di FISH&CHIPS e non solo, avrà la possibilità di visitare le mostre di FISH&CHIPS: allo Spacenomore di Via Bogino 9, la mostra IL PUNTO Q. con una selezione di 40 opere dell’artista spagnolo Luis Quiles, autore controverso e a tratti grottesco che ha realizzato in esclusiva la locandina di FISH&CHIPS; mentre alla Tonin Gallery (Via San Tommaso 6), la mostra A Humble Bow. Un umile inchino del fotografo Tomaso Clavarino, ci accompagna all’interno del mondo del BDSM in Italia, tra sesso e psicologia, visitabile dal martedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, fino al 21 febbraio.
Fish&Chips Film Festival è un progetto indipendente realizzato dall’Associazione Fish&Chips, con il partner Museo Nazionale del Cinema, il main sponsor Pornhub, lo sponsor Gold Tattoo, gli sponsor tecnici 001 Edizioni, La Valigia Rossa, Bijoux indiscrets, Tempietto Tantrico e Stramonio, i media partner Lacumbia, Agenda del Cinema Torino, Radio Banda Larga e Taxidrivers; con la collaborazione di DAMS Torino e GxT.
Info
FISH&CHIPS FILM FESTIVAL
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA EROTICO e DEL SESSUALE
2a edizione | 19 – 22 gennaio 2017, Torino
Luoghi del festival
Cinema Massimo, Via Verdi 18
Spacenomore – Palazzo Graneri della Roccia, Via Bogino 9
Tonin Gallery, Via San Tommaso 6
Laboratorio Multimediale Guido Quazza, Via Sant’Ottavio 20
Modalità d’ingresso
– Massimo 3: singolo intero € 6,00 / singolo ridotto € 4,00 (Aiace, studenti universitari, Over 60)
I biglietti sono acquistabili presso le casse del Cinema Massimo il giorno della proiezione oppure in prevendita online.
– Abbonamento: Intero € 33,00 / Ridotto: € 22,00 (studenti universitari e Over 60)
Tutte le proiezioni si tengono al Cinema Massimo 3, ad eccezione della serata di apertura in Sala 1.
Tutti i film stranieri saranno proiettati in v.o. sottotitolati in italiano. Ingresso vietato ai minori di 18 anni.
Gli incontri e le mostre sono a ingresso gratuito.
Contatti
www.fishandchipsfilmfestival.com
fishandchipsfilmfestival@gmail.com
Facebook facebook.com/fishandchipsfilmfestival e Twitter twitter.com/fish_chipsff
Direttore Artistico Chiara Pellegrini +39 3491355013
Ufficio Stampa Letizia Caspani +39 3276815401 press@fishandchipsfilmfestival.com
PROGRAMMA di VENERDì 20 GENNAIO
11:30 CONCORSO LUNGHI THE BEDROOM di Anna Brownfield (2016, Australia, 82′)
ANTEPRIMA NAZIONALE
Una camera da letto qualsiasi che, partendo dall’originaria funzione di alcova, diviene luogo di scoperta e cambiamento: sessant’anni di storia del costume raccontati attraverso momenti di piacere intimo, in cui la rivoluzione si consuma tra le lenzuola. Un curioso (e forse unico) esempio di video saggio a luci rosse, spudoratamente voyeuristico e dall’impianto visivo pop.
14:30 CONCORSO CORTI XXX
SPUNK di Antonio da Silva (2015, Regno Unito, Portogallo, 36′)
Un videocollage sperimentale in cui il sesso si fonde con l’immagine digitale e il cruising online, diretto da Antonio Da Silva, giovane regista portoghese di stanza a Londra e che da anni scandaglia il rapporto tra mondo gay e contemporaneità.
SCUM di Abertura Vaginal (2016, Spagna, 5′)
La denuncia on video della repressione e degli abusi nella società spagnola realizzata dal collettivo femminista post porno AberturaVaginal, che descrive una società post industriale dove i corpi sfidano le gabbie.
FEMALE FANTASY di Kara Kjellner, Alicia Hansen (2015, Svezia, 13′)
In una mattina limpida una ragazza incontra per caso un ragazzo alla fermata del pullman: giusto il tempo di guardarsi e sfiorarsi e si separano. Ma lei porterà con sé il ricordo di questo fugace incontro, trasformandolo in un flusso di fantasie.
OHBOY EP. 3_JAMES di Damien Moreau (2015, Messico, Stati Uniti, 14′)
Il performer porno James Darling torna a casa il giorno del suo compleanno: ad attenderlo un pacco che qualcuno le ha spedito. All’interno un libro di fotografie erotiche che immediatamente accende la sua curiosità.
MI COCHE di Lo Liddell, Vile Mae (2015, Spagna, 5′)
Un’automobile attraversa di notte un’area industriale. Al suo interno tre corpi intrecciati in un amplesso di cui si sentono i gemiti e di cui si intravedono gli scorci sottratti all’oscurità dalla luce dei lampioni.
15:00 INCONTRO IL GENERE PORNOGRAFICO NELL’EPOCA DEI PORN TUBES – Laboratorio Quazza
È ormai un dato di fatto: (anche) l’industria pornografica americana è in crisi. Molti dei fattori di questa crisi sono strettamente legati alle nuove forme di consumo pornografico del Web 2.0: la pirateria online, il porno amatoriale, la gratuità dei siti hard. Fattori che trovano la loro perfetta attualizzazione nei porn tubes, giganteschi archivi di video pornografici, accessibili in streaming in modo del tutto gratuito. Nonostante la loro rilevanza economico-sociale, i porn tubes non hanno ancora trovato grande attenzione da parte degli studiosi, e il loro funzionamento resta dunque in larga parte inesplorato. Questo intervento intende cominciare a colmare tale lacuna, proponendo un’indagine preliminare dei fattori socio-economici che informano questi siti. In collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Spettacolo e Musica dell’Università degli Studi di Torino. Intervengono: Giulia Carluccio – Dipartimento di Studi Umanistici, UNITO; Giovanna Maina – Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, Università degli Studi di Sassari; Federico Zecca – Lettere, lingue e arti. Italianistica e culture comparate, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’; Antonio Pizzo – Dipartimento di Studi Umanistici, UNITO; Gabriele Rigola – Dipartimento di Studi Umanistici, UNITO; Peppino Ortoleva – Dipartimento di Studi Umanistici, UNITO.
16:30 CONCORSO CORTI
MEMORIES OF A MACHINE di Shailaja Padindala (2016, India, 10′)
Le confessioni di una ragazza indiana in camera da letto davanti ad una videocamera: la sua prima volta, il rapporto con il sesso e la femminilità in una società tradizionalista, descritti con disarmante e irresistibile schiettezza.
TROUSER BAR di Kristen Bjorn (2016, Regno Unito, 20′)
Scritto nel 1976 da un autore sconosciuto e realizzato solo quarant’anni dopo, Trouser Bar ci porta in una peculiare boutique maschile: manichini statuari, jeans attillati, imbottiture ammiccanti, baffi provocanti e infiniti giochi di seduzione.
PANOPTIK di Alexandre Rufin (2015, Canada, Francia, 26′)
Social network, app e siti d’incontri hanno cambiato il rapporto di ognuno di noi con la propria immagine, ormai creata ad arte per essere moltiplicata e diffusa: ma cosa si cela dietro quella che è divenuta una necessità?
THE SEXUAL PRACTICE OF TREES di Josh Tuthill (2016, Stati Uniti, 8′)
Un tormentato ricordo, risalente all’infanzia, spinge un insigne accademico a studiare il mistero che ritiene essere alla base di questa lontana ossessione: la vita sessuale delle piante. Fino a farsi rapire totalmente dalle ricerche…
LA COLOMBIANA di Ibai Vigil-Escalera (2015, Spagna, Stati Uniti, 4′)
La discesa agli inferi, reale e metaforica, di un ragazzo in drag che assiste a pratiche di sesso estremo in un sinistro dungeon per soli uomini, tra fruste, giacche di pelle, corpi nudi e tatuati, dove il sangue non rappresenta un limite. Tutt’altro.
17:30 INCONTRO TANTRA E DINTORNI – Spacenomore
Tantra è uno dei termini più abusati in tema di sessualità. Pochi sanno cos’è ed ancor meno lo praticano con la dovuta sacralità. Per la maggior parte delle persone significa “fare l’amore per 9 ore consecutive come Sting” oppure richiama solamente a ritualità orgiastiche e sesso di gruppo. Il Tantra è una disciplina e pratica che utilizza l’energia sessuale, creativa e vitale come strumento di crescita personale e spirituale. Negli ultimi 50 anni in Occidente sono nati percorsi e scuole su ispirazione di questa filosofia e pratica nata in Oriente da più di 5.000 anni, naturalmente con interpretazioni e “traslazioni” diverse tra loro. Certo è che più di un metodo o di una filosofia la differenza la fa la persona. È per questo che ha senso trovare una molteplicità di proposte anziché un’omologazione. L’ascolto profondo del proprio sentire ci condurrà alla scelta più consona per il momento di vita di ognuno, sempre ammesso che il tantra sia ritenuto lo strumento adatto per la propria evoluzione spirituale. L’incontro non sarà una lezione frontale, ma una tavola rotonda dove esperti sul tema interagiranno con il pubblico. Gli esperti invitati sono Manuel Shanti, Eva di Pierro (TNT bodyworker), Davide e Francesca di Tantra Light oltre che Magdala e Kadesh del Tempietto Tantrico. A cura di Tempietto Tantrico di Torino.
18:30 CONCORSO LUNGHI
PAGAN VARIATIONS di Aj Dirtystein (2016, Francia, 90′) ANTEPRIMA NAZIONALE
Un voluttuoso percorso iniziatico che si snoda tra rituali misterici, scenari panici e visioni mistiche e blasfeme. Sangue, corpi nudi e mutilati, momenti di feticismo allucinato vengono mischiati tra loro, come le carte in un mazzo di tarocchi: una galleria di tableaux vivants in cui la spinta liberatrice e lasciva di Jack Smith ci avvolge e si lega alla body art ed al paganesimo lisergico di Kenneth Anger e Alejandro Jodorowsky.
20:30 CONCORSO LUNGHI
HIDE AND SEEK di Joanna Coates (2014, Regno Unito, 80′) ANTEPRIMA NAZIONALE
Due giovani coppie si rinchiudono in un cottage sperduto nella campagna britannica più lussureggiante: il loro scopo è sfidare la morale comune attraverso una serie di scambi di partner. Ma, come in una versione ribaltata del Teorema pasoliniano, l’inserimento di un quinto elemento, che mal si adegua all’anticonformismo di questo Eden privato, metterà in crisi il loro esperimento.
22:30 CONCORSO LUNGHI
FEED: THE LAST SUPPER di Maria Beatty (2016, Francia, 75′) ANTEPRIMA NAZIONALE
Per Maria Beatty, leggendaria regista lesbo venezuelana, l’ultima cena del titolo è un carnevale perverso fatto di rapporti saffici, sedute di bondage e BDSM. Una realtà parallela fetish e queer dove tutto è concesso e ciò che conta è solo il piacere, nella quale precipita la protagonista, pérsasi nel deserto americano, per un’esplosione incontrollata di torture, bellezza e godimento carnale.