Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. Vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera. A uno dei maggiori registi della storia del cinema Iris vuole dedicare la prima serata dell’anno con un doppio appuntamento in prima e seconda serata.
Si inizia alle 21.00 con La dolce vita, il capolavoro di Federico Fellini che ha influenzato la storia del cinema e che è entrato nell’immaginario collettivo di tutti noi. Protagonisti il grande Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, indimenticabile nella leggendaria scena in cui entra nella Fontana di Trevi. A seguire 8½, il film premio Oscar del regista che qui dirige Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
La dolce vita è un film del 1960 diretto da Federico Fellini, vincitore della Palma d’oro al 13º Festival di Cannes e vincitore dell’Oscar per i costumi. La dolce vita è una produzione italo-francese. Fu girato tra la primavera e l’estate del 1959. Il produttore iniziale de La dolce vita fu Dino De Laurentiis, che aveva anticipato 70 milioni di lire. Tra il produttore e Fellini avvenne però una rottura e il regista dovette cercare un altro produttore che ripagasse anche l’anticipo di De Laurentiis. Dopo varie trattative con diversi produttori, furono Angelo Rizzoli e Giuseppe Amato a diventare i nuovi produttori della pellicola. Il rapporto tra Fellini e Rizzoli è tranquillo e gli incontri fra i due sono cordiali, nonostante il budget venga sforato, anche se di poco. Uno dei costi più sostenuti fu quello per la ricostruzione in studio di Via Veneto. Il critico Tullio Kezich (autore di un efficace diario della lavorazione del film) riporta che secondo fonti ufficiali il film non costò più di 540 milioni, una cifra non esagerata per una produzione impegnativa come quella de La dolce vita.
8½ è un film del 1963 co-scritto e diretto da Federico Fellini. È considerato uno dei capolavori di Fellini ed una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi, fonte d’ispirazione per generazioni di registi. Mastroianni non fu la primissima scelta, all’inizio infatti Fellini pensò a Laurence Olivier o Charlie Chaplin. Anche per avere Sandra Milo, Fellini dovette lottare, perché il marito di lei si opponeva al suo ritorno al cinema, dopo la delusione del film Vanina Vanini di Roberto Rossellini. Rimasero invece fin dall’inizio Anouk Aimée, già presente ne La dolce vita, e Claudia Cardinale, che per la prima volta non venne doppiata e che stava lavorando contemporaneamente anche a Il Gattopardo.