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In programma giovedì 20 maggio 2010 alle ore 17.00 presso la Casa della Memoria e della Storia l’iniziativa “Anna Magnani: donna rivoluzionaria”, un interessante incontro sugli aspetti rivoluzionari della personalità di Anna Magnani.
In apertura la proiezione del noto episodio tratto dal film Siamo donne interpretato da Anna Magnani e diretto da Luchino Visconti (durata 21min.)
Intervengono Massimo Rendina (presidente ANPI Provincia di Roma), Giulio Alfano (docente presso la Pontificia Università Lateranense di Roma), Matteo Persica (studioso di Anna Magnani che ha realizzato, nel 2008, il documentario “Nannarella 100” e che si accinge a pubblicare un testo sull’attrice).
La giovane attrice Giovanna Ferrigno interpreta frasi e pensieri di Anna Magnani.
L’appuntamento è a cura dell’ANPI e dell’Associazione Amici di Anna Magnani, un’associazione nata con l’obiettivo primario di promuovere e difendere i valori artistici ed umani che Anna Magnani personifica.
Gli interventi di Massimo Rendina, Giulio Alfano e Matteo Persica approfondiscono le motivazioni che hanno portato alla nascita dell’Associazione e presentano gli obiettivi che intende perseguire, tra cui la realizzazione a Roma di un cinema e un teatro da intitolare all’attrice.
Il dibattito è incentrato sulla personalità di Anna Magnani, una donna esempio per le nuove generazioni per la tenacia e determinazione con cui ha portato avanti la propria vocazione artistica, facendo leva esclusivamente su volontà e talento. In una società e in un mestiere ancora prevalentemente maschile ha dovuto combattere per emergere ma è riuscita ad imporsi senza ricorrere a compromessi.
Afferma Matteo Persica, studioso di Anna Magnani: “Un paese senza memoria è un paese senza identità. Noi, attraverso l’ Associazione Amici di Anna Magnani, vogliamo donare il giusto a questa donna che il nostro paese sembra aver dimenticato; è giunto il momento di restituire Anna Magnani agli italiani. Lei è stata una rivoluzionaria, oltre che la più grande attrice italiana, e non solo italiana. Il progetto è a livello internazionale, ma bisogna partire innanzitutto dalla sua città: Roma“.