“Adam è un giovane affetto da una forma di autismo ma, nonostante ciò, riesce a fare breccia nel cuore della sua nuova vicina, Beth, autrice di libri per bambini”.
Adam (Hugh Dancy) è un giovane intelligente e sensibile che conduce con qualche fatica una vita “quasi” normale, nonostante sia affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo. A causa di questa problematica, il ragazzo è incapace di relazionarsi serenamente con gli altri, poiché non sa “leggere tra le righe”, non ha senso dell’umorismo, è incapace di afferrare i sottintesi racchiusi in uno sguardo, una metafora, un’affermazione non limpida e oggettiva sulla realtà che lo circonda. Non a caso la sua più genuina passione è l’astronomia, regno della concretezza fisica e matematica che governa l’universo, e principale arma di seduzione attraverso la quale riesce a fare breccia nel cuore della sua nuova vicina, la graziosa Beth (Rose Byrne, apprezzatissima interprete della serie Tv Damages), autrice di libri per bambini.
L’astronomia, nella mani di Adam, assume sfumature poetiche e romantiche che intrigano la giovane Beth, la quale comincia pian piano ad apprezzare la semplice spontaneità di un ragazzo che non sa mentire, incapace di fingere a livello patologico, l’esatto contrario del suo precedente fidanzato che a furia di bugie le ha spezzato il cuore. E a ben guardare, anche l’opposto di suo padre (Peter Gallagher), estroverso e teatrale uomo d’affari, finito sotto processo per qualche “innocente” bugia a livello di libri contabili. Quello che in Adam appare noioso, infantile o meccanico agli occhi e alle orecchie degli altri, diviene irresistibile per la ragazza, alla ricerca di un approccio nuovo — forse anche innocuo, come dimostra la pacata accettazione di Adam di non fare sesso per qualche tempo — con gli uomini, quasi a voler disinnescare ogni carica di testosterone, erotica e violenta che sia, e vedere cosa c’è dietro alla figura del maschio quando ne viene spossessato. Con ammirevole coraggio e apertura mentale Beth si lascia alle spalle ogni pregiudizio, accoglie la diversità di Adam e la apprezza per quello che è, riesce ad esserle compagna e mamma per oltre tre quarti di film. Ma non può andare fino in fondo, alla ricerca di un happy end che svilirebbe il realismo e la forza della narrazione. Adam è solo un bambino, dice Beth, che se ne intende, dopo un furioso litigio scatenato dalle difficoltà mentali del ragazzo. Può crescere, e nel finale, messo alle strette, lo vediamo costretto a migliorarsi, capace di intuire il non detto, di leggere meglio le emozioni negli occhi degli altri, e forse un giorno capace anche di imparare ad amare.
Il regista Max Mayer mantiene la regia sobria ma lirica al tempo stesso, e dietro la macchina da presa porta fino in fondo le premesse della sua sceneggiatura, senza snaturare il personaggio — magnificamente reso da Dancy — imponendogli un’evoluzione artificiale. È sottile invece il gioco delle risonanze, l’eco del mestiere di Adam, autore di microchip in grado di sviluppare embrioni di intelligenza artificiale in bambole giocattolo, che riflette anche il suo modello di relazione con gli altri, impostato su un livello base di azione—reazione, incapace di sfumature, di reale spiritualità. È sottile ma piena la demarcazione che l’autore pone tra intelligenza e anima, la pienezza di una vita umana che appare possibile soltanto grazie a un intero apparato emotivo. Apparato che Adam non possiede (forse solo non ancora), e che lo esclude giocoforza da una relazione vera e piena. Beth non può scegliere di seguirlo su quella strada, e il film ha il coraggio di mostrarlo. Un coraggio apprezzabile quanto l’apertura verso l’handicap che ha tenuto in piedi la pellicola fino alla fine, e che con spietato e struggente realismo sembra dimostrare che un amore pieno è anche menzogna, sottintesi, e tanto senso dell’umorismo.
Gianluca Wayne Palazzo
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers