Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali è l’intensa trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Ransom Riggs. Diretta da Tim Burton e interpretata da una superba Eva Green, la pellicola è distribuita da 20th Century Fox e disponibile nelle sale cinematografiche dal 15 Dicembre 2016.
Sinossi: Florida, anni ’90. Poco prima di morire in circostanze misteriose, l’anziano Abe (Terence Stamp) affida a suo nipote Jake (Asa Butterfield) la missione di raggiungere l’isola gallese di Cairnhoch, varcare l’anello temporale fino al 3 settembre 1943 e chiedere a Miss Peregrine (Eva Green) di svelargli la verità sui bambini speciali che vivono nella sua casa. Ce ne sono molti, tutti differenti, singolari, forse bizzarri, ma il ragazzo non ne è affatto spaventato. Stringe un rapporto speciale con Emma (Ella Purnell) e capisce ben presto che il suo dono consiste nel difendere la loro peculiarità prima che gli spiriti vacui manovrati dal perfido Mister Barron (Samuel L. Jackson) la distruggano per sempre.
Recensione: “Speciale”, solitamente, è un termine che designa qualcosa o qualcuno con doti particolari, rare, forse uniche. Non sempre, però, la “specialità” viene vista come una dote, ma piuttosto come un pericolo che deve essere estirpato alla radice. Gli “speciali” del libro Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali di Ransom Riggs, infatti, sono bambini e ragazzi che sono costretti a nascondersi in anelli temporali segreti per non rischiare di essere uccisi per la loro diversità. Le loro doti sono variegate: alcune riguardano gli elementi naturali, altre sono semplicemente la mera proiezione delle loro anime. Una purezza, la loro, che deve essere salvaguardata nella loro età più bella, l’infanzia, quando bene e male non esistono perché le esistenze dei bambini sono dedite esclusivamente a dispensare gioia alle persone che amano. Eterni Peter Pan nella loro personale Isola che non c’è, vivono ogni giorno lo stesso giorno per tutto il resto della loro vita, intenzionati a rispettare regole e rituali stabiliti dalla loro direttrice mutaforma. Quando i mostri che popolano gli incubi dei comuni mortali, però, prendono vita e iniziano a cibarsi dei loro occhi e delle loro anime per acquistare potere, gli “speciali” hanno bisogno di un custode forte e generoso che li protegga e ne difenda l’universo incantato. Per questo motivo, il comunissimo e impacciato Jake diventa finalmente importante, essenziale, “speciale” – a modo suo- per qualcuno.
Burton segue quasi alla lettera le pagine del romanzo, le modella sulle sue visioni più nere e deformi e le rende parti concrete di una distopia palpabile e pericolosa. Attraverso pastose e decise pennellate di colori splendenti e vivaci, esaltate dall’intensa fotografia di Bruno Delbonnel (già direttore della fotografia di Dark Shadows), l’artista rifinisce un universo cupo e ombroso, esaltandone, paradossalmente, gli aspetti più umani e “comuni”. Tra mostri, demoni e creature mitologiche, infatti, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali si rivela una favola moderna che mostra metaforicamente quanto l’avidità può trasformare chiunque in uno spirito vacuo destinato a rimanere per sempre nient’altro che una creatura effimera.
Martina Calcabrini