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34 Torino Film Festival: Ma’ Rosa di Brillante Mendoza (Festa Mobile)

Ancora una grande proposta della sezione Festa Mobile di questo TFF 2016, che quest’anno sta regalando non poche soddisfazioni, Ma’ Rosa è un’opera che può anche risultare sfiancante, estenuando lo spettatore nel suo essere ossessivamente insistente e in qualche modo claustrofobia, ma vale decisamente la pena immergervisi e goderne la visione.

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Meravigliosamente ruvido e squallido il mondo in cui l’ultimo traboccante lavoro di Brillante Mendoza immette lo spettatore senza preparazioni o edulcorazioni di alcun tipo, senza nemmeno tentare minimamente di renderlo meno sudicio o più facilmente tollerabile, investendolo con tutta la sua sporcizia e verità. L’occhio ossessivo e insistente della macchina da presa insegue convulsamente ogni movimento in un susseguirsi di inquadrature caratterizzate da immagini, suoni, colori che saturano totalmente la scena infondendo una sensazione di opprimente inquietudine accompagnata da una costante ironia che la stempera e la amplifica nello stesso tempo. Tali scelte di regia rendono perfettamente il carattere frenetico delle dinamiche che rappresentano, esprimendo nondimeno l’altrettanta naturalezza con la quale un determinato modo di vivere, di comunicare, di relazionarsi, di calpestare la strada, rappresenti la quotidianità per i personaggi che descrive, e in particolare per i componenti della famiglia scombinata che è il centro del film, ognuno comunque sempre perfettamente in equilibro con gli altri a costituire il proprio componente di un ingranaggio perfettamente oliato nel suo caos. Una sorta di equilibrio caotico, se si passa la contraddizione, che si estende poi a tutto il contesto nel quale vive la famiglia, al quartiere, al vicinato, ai parenti e alle cosiddette forze dell’ordine che dovrebbero sovrintendere alla sicurezza e al rispetto delle regole. Un mondo dove l’ordine delle cose si sovverte continuamente, dove è altrettanto normale che in una comunità ci si aiuti vicendevolmente e nello stesso tempo e con le stesse persone ci si usi l’un l’altro  come vera e propria merce di scambio per salvaguardare la propria incolumità o mantenere la  libertà o quella dei propri cari. Tutto ordinaria amministrazione.

Ma’ Rosa, perno centrale di questa famiglia di Manila, interpretata dalla bravissima Jacklyn Jose, è un personaggio potentissimo e enormemente espressivo, a partire da ogni gesto che si esplica fin dall’inizio anche solo nel modo di camminare e di muoversi, per culminare nell’intensità del suo volto nel bellissimo epilogo. Quindi un’esperienza dall’impeto fluviale quella che propone Mendoza, riuscendo magnificamente nel suo intento, che costringe lo spettatore a stare in contatto continuo, senza lasciargli campo o respiro, con una realtà squallida e torbida, ma senza rinunciare a coglierne l’umanità nemmeno per un secondo.

Ancora una grande proposta della sezione Festa Mobile di questo TFF 2016, che quest’anno sta regalando non poche soddisfazioni, Ma’ Rosa è un’opera che può anche risultare sfiancante, estenuando lo spettatore nel suo essere ossessivamente insistente e in qualche modo claustrofobia, ma vale decisamente la pena immergervisi e goderne la visione.

Roberta Girau

  • Anno: 2016
  • Durata: 110'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Filippine
  • Regia: Brillante Mendoza

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