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Al Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina di Napoli presentazione di “Le occasioni di Rosa” di Salvatore Piscicelli

Sarà il regista Salvatore Piscicelli insieme alla sceneggiatrice Carla Apuzzo e all’interprete protagonista Marina Suma a presentare l’edizione Dvd de Le occasioni di Rosa edito da Ripley’s Home Video. Il Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina sarà la splendida cornice dell’evento; l’incontro avrà inizio alle ore 19.00 di giovedì 27 maggio.

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Sarà il regista Salvatore Piscicelli insieme alla sceneggiatrice Carla Apuzzo e all’interprete protagonista Marina Suma a presentare l’edizione Dvd de Le occasioni di Rosa edito da Ripley’s Home Video. Il Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina sarà la splendida cornice dell’evento; l’incontro avrà inizio alle ore 19.00 di giovedì 27 maggio.

Al secondo film, appena un anno e mezzo dopo il fortunato debutto di Immacolata e Concetta, Salvatore Piscicelli, compie un significativo trasbordo dell’ambientazione dalla provincia all’estrema periferia di Napoli, allora in continua, ulteriore, espansione. Ma questo movimento che segna profondamente Le occasioni di Rosa, è anche e soprattutto un movimento tematico, l’esigenza di abbracciare problematiche più ampie e presenti al tempo, gli ultimi anni settanta, della crisi profonda del cinema italiano e dell’ascesa della televisione. Sin dall’iniziale rifiuto gridato di Rosa (l’esordiente Marina Suma che per questo ruolo vinse il David di Donatello) alla madre ad andare in fabbrica a lavorare, si intuisce il profondo scarto sociale, antropologico e culturale che Piscicelli vuole, con intuizione da sociologo, raccontare. Il rifiuto di Rosa non prefigura un’alternativa, neanche la vuole progettare o almeno sperare, è un rifiuto e basta, come quello di Pinocchio per la scuola.
C’è ancora qualche retaggio di antichi costumi “da basso”, nella frequentazione, da parte del fidanzato di Rosa, di un attempato viveur in là con gli anni. Ma è un espediente, serve ad ottenere qualche favore, soprattutto economico, in vista del matrimonio tra i due giovani e squattrinati fidanzati. A raccontarla così si direbbe una storia d’amore, però i due non mostrano, al di là del contatto fisico, un vero trasporto emotivo. Ciò sarà ancora più chiaro una volta sposati, quando, con l’apparire di un televisore, ci si inizia a parlare senza guardarsi negli occhi, irretiti, ipnotizzati. E dire che sul piccolo schermo appariva di tutto in quegli anni, emittenti di ogni tipo, di quartiere, di palazzo perfino, programmavano qualunque cosa, dall’intrattenimento alle notizie utili diramate via etere da un traliccio all’altro.
È la marea finale che condurrà a quell’ultimo stadio della grande mutazione di cui parlava Pier Paolo Pasolini e che molti ancora non sapevano vedere, specie tra i grandi movimenti politici. “Le occasioni di Rosa” ci mostra con chiarezza, assieme a pochi altri film, come avvenne quel trapasso che ancora oggi resta difficile da capire e interpretare.

Infoline 081 19313016
Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina
Via Luigi Settembrini 79 – Napoli

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