Sinossi: Anna, una giornalista italo – francese di successo, molla tutto per mettersi sulle tracce di una storia che potrebbe far luce sul suo passato. Arrivata in Italia, inizia a fare ricerche su Roberto Cimetta, uomo di teatro folle e creativo, morto giovanissimo negli anni ottanta dopo aver ispirato una generazione di artisti. Sarà un filo a portarla dal figlio di Roberto per scoprire un altro pezzo di verità e dare un senso alla sua storia.
Recensione: Roberto Cimetta è stato un personaggio unico, in tutti i sensi. Attore, regista teatrale e direttore artistico marchigiano ha collaborato con varie compagnie di avanguardia e sperimentazione e con artisti come Luca Ronconi, Lucia Poli e Roberto Benigni. Nel 1976 ha creato il Festival Internazionale di Polverigi che, nella prestigiosa Villa Nappi, ospita compagnie di vario genere, provenienti da ogni parte del mondo. Il film diretto da Dario Migianu Baldi dal titolo La leggenda di Bob Wind è un ritratto intimo che va alla ricerca della sua persona e del suo personaggio, scomparso prematuramente a soli 39 anni, e ne ripercorre sia la vita, sia l’esperienza artistica.
Il regista sceglie di creare un personaggio di fantasia e inserisce nella sceneggiatura una presunta figlia di Roberto Cimetta, Anna interpretata da Lavinia Longhi, che si mette sulle tracce di un padre mai conosciuto, e inizia un lungo percorso di ricerca per far luce sul rapporto di Roberto con le persone che ha frequentato e le varie donne con cui ha intrattenuto diversi rapporti sentimentali. Scopriamo attraverso diversi flashback che ha avuto un figlio, Tommaso, ed è proprio su quest’ultimo che la protagonista cerca di avere notizie. Attraverso la figura di Anna scopriamo un uomo che è partito dal nulla e che ha dedicato anima e corpo al teatro, trascurando i suoi affetti più cari e il suo ruolo di padre (fuori dal comune) nel suo rapporto con il figlio Tommaso, interpretato in età adulta da Paolo Briguglia.
Il film spazia tra passato e presente, tra fatti realmente accaduti e che hanno determinato la figura di Roberto Cimetta nel panorama del teatro italiano. Da una sua idea nasce nel 1987 il Festival Internazionale di Lisbona, da lui diretto per due anni. Purtroppo, la costruzione del piano narrativo non riesce ad avere risultati positivi, poiché in più di un’occasione ci sono dei punti che non vengono realmente chiariti e soprattutto il finale lascia allo spettatore un dubbio sulla presunta e reale parentela tra Anna e Roberto.
Giovanna Savino