In selezione ufficiale il regista John Krasinski presenta, alla Festa del Cinema di Roma, The Hollars, sua seconda fatica. Il film, perfettamente calibrato, unisce l’ironia della commedia alla tensione del dramma costruendo un’opera dolce e amara che scuote le coscienze con un’iniezione di positività. Si ride davanti alla morte godendo del miracolo della vita.
Sinossi: John Hollar è un artista di New York costretto a tornare nella piccola città di provincia americana che ha lasciato da tempo, nel momento in cui riceve la notizia della malattia di sua madre. Dopo essere tornato nella casa in cui è cresciuto, John rimane immediatamente coinvolto, suo malgrado, nei problemi della sua famiglia disfunzionale, ritrova un vecchio rivale di quando era al liceo e la sua ex fidanzata particolarmente esuberante, tutto queste mentre la sua ragazza, a New York, sta per avere un bambino e lui sta per diventare padre.
Recensione: The Hollars si presenta come una commedia dai tratti romantici. Il regista con maestria racconta le sfide e le paure quotidiane con sagace ironia e simpatica dolcezza. Il film scorre sotto l’atmosfera tipica della commedia senza mai sminuire le emozioni. Il dramma della malattia e della perdita, unito alla gioia della vita che inizia, è perfettamente calibrato tra il dolore e la speranza. Al centro di tutto vi è la famiglia, punto nevralgico della narrazione e asse portante dell’intera pellicola. Il film di John Krasinski è riuscito su tutti i fronti fino al punto che lo spettatore non fa fatica ad essere coinvolto, immedesimandosi nella storia. La risata smorza la tensione senza mai banalizzare il dolore, creando un’opera dolce amara in cui le lacrime vengono asciugate da un sorriso. Il film è un’iniezione di positività, si esorcizza la morte guardando al futuro e ridendone insieme. La voglia è quella di andare avanti a tutti i costi, ma lo si fa senza lasciare questioni irrisolte. I personaggi ad ogni scena aumentano le loro consapevolezze e crescono passo dopo passo affrontando paure e disagi. Tutto inizia e finisce con il disegno di un fumetto, è infatti attraverso l’arte che il protagonista trova la sua dimensione e la spinta per affrontare quello che più lo terrorizza e per cui non si sente pronto. Il miracolo della vita in The Hollars è il deus ex machina che muove i fili, finendo per essere la catarsi al doloro e al dramma stesso. L’ironia e la risata non sono degli sciocchi modi per nascondere la realtà, ma il motore per riflettere insieme ai personaggi. Il film è un lungo abbraccio che conduce lo spettatore dall’inizio alla fine, permettendogli di entrare a far parte di questa bizzarra famiglia. Il regista tocca tante tematiche volteggiando sulle stesse con una semplicità e sensibilità rare. The Hollars non è mai fuori luogo, mantenendo un equilibrio che non lascia mai vacillare la narrazione. Un racconto che vuole vivere e guardare al futuro, questo sembra lo scopo del film. John Krasinski ci riesce in pieno portando sullo schermo un prodotto degno di attenzione.
Alessandra Balla