Triangle è un documentario del 2014 diretto da Costanza Quatriglio, vincitore di 1 Nastro d’Argento per il miglior documentario nel 2015. Verrà proiettato in occasione della XVI edizione dell’Ortigia Film Festival.
Le Macerie del Progresso: Mariella e il Nuovo Inizio
Barletta, 2011: a cento anni dall’incendio della Triangle, avvenuto a New York nel 1911, le operaie tessili muoiono per il crollo di una palazzina che ospita un maglificio irregolare. Estratta viva da quelle macerie, Mariella assume su di sé tutto il peso del mondo. Con lei viviamo il ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio, ma anche l’irriducibile orgoglio di chi sa che far bene il proprio lavoro è il gesto più compiuto di ogni essere umano.
Triangle: La Speranza di Mariella Fasanella
La regista di ‘Terramatta’ torna con un altro progetto, e questa volta porta sullo schermo una storia che unisce passato e presente con uno sguardo sempre attento al futuro. Il leitmotiv è il lavoro, quel lavoro che a prima vista sembrerebbe solo riferito alle donne, ma il tema finisce per avere un respiro più ampio, che coinvolge il genere umano tutto. Registicamente parlando il film è davvero ben confezionato, con una fotografia che coinvolge in pieno lo spettatore. L’unione delle due storie è così ben equilibrata da diventare un unico racconto. Un dramma di ieri e di oggi che porta sullo schermo non solo la società del passato, ma quello che viviamo nel quotidiano. Il saper fare, come dice la regista stessa, è la speranza, quella capacità che possiede la sopravvissuta Mariella Fasanella per risorgere dalle macerie.
Triangle: Voci del Passato, Sguardi al Futuro
Il racconto di Barletta sta nelle parole di chi c’era, di chi ha visto e di chi è tornato. ‘Triangle’ sa ascoltare e ciò lo si intuisce subito. Nessun artificio nel raccontare le due storie, le parole arrivano dritte al punto con la voce dei protagonisti stessi. Non meno cura viene data all’aspetto visivo: come precedentemente affermato le immagini sono ben pensate e poste con uno schema preciso e studiato. L’approccio di Costanza Quatriglio è quello di un’osservatrice attenta capace di essere non soltanto regista ma spettatrice della vicenda.
La narrazione passa dall’individuale al collettivo e questa è la forza di ‘Triangle’, la stessa Mariella sembra avere su di sé il peso del mondo. Un dramma che non è fine a se stesso e che ingloba in un maxi tema quelle che sono piccole sfumature della società odierna. Il lavoro è il vero protagonista, un lavoro che è cambiato tanto ma che rimane fonte di speranza per ogni essere umano. Costanza Quatriglio ci ricorda il passato, ma soprattutto ci invoglia a non dimenticare il presente con la capacità di sperare in un futuro migliore.