Lost in Translation – L’amore tradotto è un film del 2003, scritto, diretto e prodotto da Sofia Coppola con protagonisti Bill Murray e Scarlett Johansson. Il film ruota intorno al particolare rapporto tra l’attore in declino Bob Harris e la neolaureata Charlotte, nato in un grande hotel di Tokyo.
Il film ha ottenuto dei buoni riconoscimenti dalla critica ed è stato candidato a quattro premi Oscar, ossia miglior film, miglior attore per Bill Murray, miglior regista e e miglior sceneggiatura originale per Sofia Coppola, che si è aggiudicata proprio quest’ultima statuetta. Scarlett Johansson ha vinto un BAFTA per la miglior attrice protagonista. Il film è stato un successo commerciale rispetto al suo costo di produzione, incassando quasi 120 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 4 milioni.
Lost in Translation: Perdersi tra le strade di Tokyo
Lost in Translation racconta le vite di Bob Harris e Charlotte, due americani a Tokyo. Bob è una star del cinema ed è a Tokyo per girare uno spot pubblicitario per una marca di whisky, mentre Charlotte è una giovane donna che arranca dietro al marito fotografo instancabile. Colpiti entrambi dall’insonnia, Bob e Charlotte s’incontrano una notte per caso nel bar dell’hotel in cui alloggiano. L’incontro fortuito sfocerà presto in un’incredibile amicizia. Charlotte e Bob si avventurano per le vie di Tokyo, fanno incontri bizzarri e divertenti con i suoi abitanti, scoprendo alla fine che la vita ha ancora in serbo per loro innumerevoli possibilità…
Il successo del film di Sofia Coppola
Lost in Translation ha ricevuto acclamazione universale da parte di critica e pubblico, fregiandosi del 95% di “freschezza” che il sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes elargisce a film sottoposti al vaglio di un entourage di critici. La loro parabola critica afferma: “Bilanciando efficacemente umorismo e pathos sottile, Sofia Coppola orchestra una storia commovente e melanconica che si configura come trampolino di lancio sia per Bill Murray che per Scarlett Johansson“.
Tra gli aspetti valorizzati di Lost in Translation non figurano solo la sceneggiatura e la peculiare regia di Sofia Coppola, ma anche le performance di Bill Murray e Scarlett Johansson. Enfatizzando le interpretazioni dei protagonisti, il critico cinematografico Roger Ebert ha assegnato al film quattro stelle su quattro e l’ha definito il secondo miglior film dell’anno, affermando che: “È dolce e triste allo stesso tempo e nel contempo sardonico e divertente”. Nella sua recensione per il The New York Times, Elvis Mitchell ha affermato che: “A 18 anni, l’attrice se la cava egregiamente nell’interpretare una donna di 25 anni usando la sua voce roca per inquadrare il livello di acidità nell’aria… La signorina Johansson non è pienamente veterana nella recitazione alla pari del signor Murray, ma la signorina Coppola aggira il problema usando la semplicità e la curiosità di Charlotte come componenti del suo carattere”.