Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Manchester by the Sea arriverà nelle sale italiane il 16 Febbraio 2017. Ambientato nella periferia americana il film racconta, con una solitudine viscerale e un’emotività umana, il dramma della perdita e dell’abbandono. Con questo terzo lavoro il regista Kenneth Lonergan è riuscito in pieno a dar prova delle sue doti di regista, creando un film brillante ed equilibrato come da tempo non si vedeva nel panorama cinematografico.
Sinossi: Raccontando la storia dei Chandler, una famiglia della classe operaia che vive da generazioni in un villaggio di pescatori del Massachusetts, Manchester by the Sea esplora l’amore famigliare, lo spirito di sacrificio e la speranza in modo toccante, inaspettato e divertente. Dopo la morte del fratello maggiore Joe, Lee Chandler scopre che questi lo ha reso unico custode di suo nipote Patrick. Prendendosi un congedo dal lavoro, Lee è costretto a prendersi cura del ragazzo, un sedicenne piuttosto vivace.
Recensione: Quello di Kenneth Lonergan è un film che da tempo non si vedeva sullo schermo, il suo equilibrio quasi perfetto dosa con maestria tempi registici e narrativi. In Manchester by the Sea il dramma non sfiora mai il banale, permettendo all’ironia stessa di donare ritmo alla narrazione, scandita a sua volta dalle scelte musicali. Nonostante la lunghezza, quasi due ore e trenta, il film non perde mai il filo. Nulla è insensato o lasciato al caso, gli stessi flashback sono ponderati e ben studiati nel rendere l’opera ancora più interessante e accattivante.
Anche la lentezza iniziale, che per altre pellicole sarebbe una pecca da non sottovalutare, in Manchester by the Sea apre la strada agli eventi successivi senza intralciare la narrazione. La perdita, l’abbandono e la solitudine, cardini intorno a cui ruota l’intero film, vengono trattati con un realismo stupefacente, che alle volte quasi sfiora il cinismo. Il tutto è impreziosito dall’interpretazione di Cassey Affleck, così calzante nel ruolo da convincere in ogni scena. Un film brillate e congeniale nella sua struttura, l’intera narrazione scorre senza mai interruzioni o cadute di attenzione.
Nella sua terza opera il regista Kenneth Lonergan ha fatto sì che la finzione cinematografica si confondesse con il reale e il tecnicismo con l’emozione. Si torna a quel cinema dell’essenza che permette all’emozione di emergere anche all’interno di un prodotto registicamente ben confezionato. La finzione è così aderente al reale che allo spettatore viene data la possibilità di partecipare al dramma, smorzando le tensioni più forti con una spiccata ironia. Un prodotto equilibrato sotto tutti gli aspetti che non permette a nessun elemento di prevalere, fagocitando l’altro. Manchester by the Sea è un film di carattere che ha qualcosa da dire e le parole giuste per farsi ascoltare.
Alessandra Balla