Sinossi: L’amore arriva sempre quando meno te lo aspetti. E qualche volta ti porta dove non penseresti mai di andare…Louisa “Lou” Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese. Non sa bene cosa fare della sua vita, ha 26 anni e passa da un lavoro all’altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene però messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata radicalmente in un attimo. Lou gli dimostrerà che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.
Recensione: Breve recensione triste.
Sicuramente il mondo del cinema poteva fare a meno di un altro banalissimo film finto triste, drammatico, sull’amore e persone che cambiano grazie ad esso.
La solita inutile quanto efficace (nella mente del pubblico sotto la scala della mediocrità) trama sentimentale – patetica: Lou, 26 anni, vive in una cittadina di campagna e fa qualsiasi lavoretto per aiutare la sua famiglia in difficoltà economica. E sulla sua strada troverà un famoso e ricco ragazzotto banchiere finito su una sedia a rotelle…ma la ragazza, la ragazza che viene dalla campagna, piena di valori e con la voglia di vivere, dimostrerà e cercherà di fare di tutto per far capire a Will che la vita è degna di essere sempre vissuta. Allora, detto francamente, la favola del bello ricco che però ha un dramma nella sua vita e poi per magia arriva la ragazzetta piena di valori a sostenerlo, e a ribadirgli che l’amore è tutto, ormai è veramente un pensiero quasi squallido. Poi se c’è gente che ci crede, che piange ancora davanti a queste scene, scusate ma nemmeno una recensione può farci nulla. Sinceramente non lo consiglierei mai, nemmeno alla coppia vuota, superficiale e mediocre del film Io e Annie di Woody Allen.
Detto questo mi pare di aver sprecato molta della mia intelligenza e della mia ironia per un film, Io prima di te, che ovviamente farà cassa, ma si sa .
Ma Stanley Kubrick non può mandarci una navicella e venirci a salvare?
Graziella Balestrieri