Beniamino Biondi
L’arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese
Edizioni Orthotes – Pag. 222 – € 18
Sebbene in Giappone la nascita del cinema sperimentale e dell’Underground non sia recente – essa risale a un film assurdo e singolare come Kurutta ippêji (1926) di Teinosuke Kinugasa – soltanto nei primi anni Sessanta si chiarisce il percorso di una vocazione che, dopo un lungo travaglio teorico interiore, diviene consapevole dei propri mezzi espressivi e del significato insito nei suoi archetipi concettuali. Sono gli anni della nouvelle vague nipponica e molti registi, indipendenti e non, seguono la via della sperimentazione e della ricerca formale dando vita a una vera e propria rivoluzione estetica. I registi d’avanguardia oltrepassano la logica diegetica per giungere a una concezione strutturale del cinema come sistema di relazioni semantiche, testando il libero uso dei materiali e spingendo la ricerca verso la realizzazione di un formalismo puro – caratterizzato dalla disposizione iconica del materiale espressivo – che veicola la loro critica sociale. Da Takahiko Iimura, precursore dello sperimentalismo, al cinema politico di Motoharu Jōnouchi; da Yoji Kuri, simbolo della controcultura, al talento visionario di Nobuhiko Obayashi; dal cinema multimediale di Yoko Ono al maestro del surrealismo Katsu Kanai; dal controverso Kazuo Hara a un inedito Donald Richie, attraverso il cinema radicale di Toshio Matsumoto e Shūji Terayama fino al patriottismo suicida di Yukio Mishima. Questo libro racconta una storia lunga mezzo secolo, dove il cinema diventa occasione di rinnovamento culturale, per svincolarsi da una tradizione incapace di parlare alle nuove generazioni.
Beniamino Biondi è nato e risiede ad Agrigento. Ha compiuto studi classici e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Palermo. Scrittore e saggista, si occupa di poesia e di cinema. Collabora con riviste di letteratura e critica cinematografica, cura rassegne di cinema d’autore e ed è direttore di collana per alcuni editori. Ha curato l’edizione delle poesie complete del filosofo Aldo Braibanti ed ha pubblicato numerose opere di letteratura e di saggistica critica e teorica. È membro del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici
Per il cinema, di lui sono usciti: Il volto della Medusa. Il cinema di Nikos Koundouros (2010); Fata Morgana. Il cinema catalano e la Scuola di Barcellona (2011); Sangue nudo. Il cinema terminale di Hisayasu Sato (2011); Messico! Cinema e rivoluzione (2011); Cronaca di una farfalla in lutto. Scritti sul Nuovo Cinema giapponese (2011); Giappone Underground. Il cinema sperimentale degli anni ’60 e ’70 (2011); Il cinema di Michael Winner (2011); Il cinema di Don Siegel (2011); Prometeo in seconda persona. Il Nuovo Cinema greco (2012); Giganti e giocattoli. Il cinema di Yasuzô Masumura (2013); Il cinema di Kim Jee-Woon (2013); Francis Ford Coppola. Il romanticismo pre-digitale (2014); Il cimitero del sole. Il cinema della nouvelle vague in Giappone (2015); I labirinti e la memoria. Scritti sul cinema. Volume 1 (2016); La disciplina giuridica del settore cinematografico in Italia (2016).
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