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73 Festival di Venezia: The Young Pope di Paolo Sorrentino (Fuori Concorso)

Scritto dallo stesso regista insieme a Umberto Contarello, Tony Grisoni e Stefano Rulli per un totale di 10 episodi che usciranno in Italia a ottobre su Sky, The Young Pope è una co-produzione internazionale tra Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia e Spagna che richiama alla mente gli intrighi di palazzo e le figure sardoniche e senza scrupoli di House of Cards. Un giornalista di Indiewire lo ha già brillantemente ribattezzato “House of Cardinals”

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Il primo dei due episodi di The Young Pope mostrati in anteprima al Lido di Venezia apre in pieno stile Sorrentino: da una straordinaria montagna di bambini accovacciati l’uno sull’altro in piazza San Pietro emerge una figura di bianco vestita il quale, in una carrellata alla Sorrentino, si dirige ed entra in chiesa. È il nuovo giovane Papa americano, il conservatore Lenny Belardo (interpretato da un supremo Jude Law) che per il suo pontificato prende il significativo nome di Pio XIII (il Papa in carica durante il fascismo era Pio XI).

Questo e un paio di altri virtuosismi con la camera sono le uniche tracce del suo barocchismo stilistico, particolarmente abusato e criticato negli ultimi lavori. Sorrentino si adatta al formato televisivo e vira perciò verso una sobrietà stilistica, forse più in linea con il mezzo, del quale sfrutta a suo vantaggio un aspetto importante, ovvero la lunghezza della serialità che solo alla televisione è concessa, messa a servizio dal regista napoletano di sfaccettatura e sventramento psicologico del giovane papa e del suo entourage. Un adattamento al mezzo e un’intuizione che nei non sospetti anni ’90, prima che le serie tv prendessero piede mutuando dal cinema encomiabili autori, portarono uno dei più grandi e visionari registi di tutti i tempi a realizzare la serie Twin Peaks.

Scritto dallo stesso regista insieme a Umberto Contarello, Tony Grisoni e Stefano Rulli per un totale di 10 episodi che usciranno in Italia a ottobre su Sky, The Young Pope è una co-produzione internazionale tra Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia e Spagna che richiama alla mente gli intrighi di palazzo e le figure sardoniche e senza scrupoli di House of Cards. Un giornalista di Indiewire lo ha già brillantemente ribattezzato “House of Cardinals”.

Intorno all’imperscrutabile, coriaceo e turbato dal passato Papa che indossa mocassini rossi, fuma e a colazione beve Coca Cola al gusto ciliegia ruota la figura del cardinale Voiello (Silvio Orlando), Segretario dello Stato Vaticano che nell’oscurità del dietro le quinte tutto manovra. O forse così era, prima dell’elezione del quarantasettenne Lenny guidata proprio dallo stesso Voiello. Per l’astuto burattinaio Voiello Lenny non è altro che l’ennesimo pupazzo da manovrare per rimanere a capo del governo ecclesiastico. Giovane, bello, fresco e dinamico, Lenny è per il Segretario un’opera mediatica perfetta e facilmente manipolabile. Ma Sorrentino docet che mai calcolo politico fu più sbagliato. Il conflitto Voiello-Pio XIII si apre poi a una terza polarità, suor Mary (Diane Keaton), direttrice dell’orfanotrofio che accolse Lenny da piccolo e che il neoeletto Papa nomina sua assistente e consigliera. Suor Mary (o virgin Mary, sorta di surrogato di una madre per Lenny) è una figura ambigua e controversa alla stregua dei due strateghi del clero, tratto interessante e dinamico nella creazione e sviluppo dei conflitti al Vaticano.

Dubbi di natura teologica e manovre puramente finanziarie, politiche e di potere popolano la serie e promettono grandi alleanze, tradimenti e colpi di scena. La domanda di Voiello “chi è Lenny Belardo” è senz’altro il leitmotiv della serie. E la scena iniziale popolata da dozzine di bambini potrebbe essere un indizio del regista per dirci dove incominciare a guardare. Sorrentino ha dichiarato di aver costruito una figura antitetica all’attuale Papa, progressista, proletario e rivoluzionario, e di essersi ispirato ad alcuni tratti del suo predecessore Ratzinger (le scarpe, il vizio del fumo, la linea conservatrice). La storia, e non solo della Chiesa, insegna che a un movimento liberale ne segue uno reazionario, e così via in una reazione a catena. Pio XIII, anti-mediatico, conservatore, per niente intenzionato a stabilire un rapporto armonioso con i credenti, potrebbe essere, secondo Sorrentino, una possibilità non così assurda di un futuro pontifice – certo deformata ed estremizzata dalla lente della camera.

Francesca Vantaggiato

  • Anno: 2016
  • Durata: 10 ep.x55'
  • Genere: Mini serie TV
  • Nazionalita: Italia, Francia, Spagna, USA
  • Regia: Paolo Sorrentino
  • Data di uscita: 21-October-2016

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