Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman (Milwaukee, 11 giugno 1933 – Stamford, 29 agosto 2016), è stato un attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense. Ha collaborato in diversi film con il regista Mel Brooks. L’attore è morto a 83 anni a Stamford, nel Connecticut, in seguito alle complicazioni dovute all’Alzheimer, malattia di cui soffriva da diverso tempo.
Uno dei ruoli più importanti della carriera di Gene Wilder lo vede protagonista nel 1971 del film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, di Mel Stuart, tratto dalromanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. La pellicola in origine fu un flop commerciale, probabilmente risultando poco gradita al pubblico familiare a cui era destinata a causa di un umorismo a tratti crudele, ma col tempo è diventato un film di culto. Successivamente a questi flop Wilder ritrova il successo commerciale nel 1972 grazie al film di Woody Allen Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) di cui interpreta uno degli episodi più divertenti.
All’indomani del film Wilder inizia a lavorare a un copione intitolato Young Frankenstein. Dopo averne scritto un canovaccio di due pagine contatta Mel Brooks, che pur ritenendo l’idea “carina” si dichiara non interessato. Un paio di mesi dopo Wilder viene contattato dal suo futuro agente Mike Medavoy il quale gli chiede se abbia tra le mani qualcosa in cui possa far lavorare i suoi freschi clienti Peter Boyle e Marty Feldman. Wilder, che aveva da poco visto Feldman in tv, viene immediatamente ispirato ad assegnargli il ruolo del futuro Igor. A Medavoy l’idea piace e contatta immediatamente Brooks, il quale pur dubbioso, reduce da due flop in quattro anni, accetta la regia del film. Nel frattempo, mentre Frankenstein Junior è nella fase preparatoria e Mel Brooks è impegnato nelle riprese di Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Wilder è chiamato a interpretarvi il ruolo di Waco Kid sostituendo il protagonista Gig Young, troppo malato per completare le riprese, dopo che Dan Dailey aveva dato forfait all’ultimo momento.
I due film escono a distanza di pochi mesi, nel 1974, e sono due grandi successi commerciali. Frankenstein Juniorregala a Wilder e Brooks una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Durante le riprese diFrankenstein Junior Wilder pensa a una commedia romantica con protagonista il fratello di Sherlock Holmes, idea che porterà al suo debutto da regista con la pellicola Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, uscita nel 1975, nella quale recita di nuovo in coppia con l’amico Marty Feldman.
Nel 1976 nasce la coppia comica con Richard Pryor, che lui stesso aveva suggerito come partner ai produttori, per il film Wagons-lits con omicidi. Nel 1977 è la volta della sua seconda regia, Il più grande amatore del mondo, ispirata al film di Federico Fellini Lo sceicco bianco, e che si rivela un insuccesso di critica e di pubblico. Nel 1979 viene diretto da Robert Aldrich nella commedia western Scusi, dov’è il West?, dove duetta con un emergente Harrison Ford, che aveva sostituito in fase di pre-produzione John Wayne.
Nel 1980 Sidney Poitier convince Wilder e Richard Pryor a fare un nuovo film insieme. Nessuno ci può fermare, nonostante la sua lavorazione difficoltosa dovuta soprattutto al fatto che Pryor era nel frattempo divenuto dipendente da cocaina, è un grande successo internazionale (ma non in Italia), e il film compare più volte in liste e classifiche sulle migliori commedie cinematografiche.
Nel frattempo Poitier e Wilder sono diventati amici, e scrivono insieme la sceneggiatura del loro successivo film Hanky Panky – Fuga per due dove Wilder conosce la futura compagna di vita e dei successivi due film Gilda Radner. Dopo Hanky PankyWilder dirige il suo terzo film, La signora in rosso, che nonostante le brutte critiche ottiene un grande successo di pubblico e lancia la carriera dell’esordiente Kelly LeBrock. La quarta e ultima regia di Wilder, Luna di miele stregata del 1986, è invece un flop.
La TriStar Pictures nel frattempo propone a Wilder un nuovo film in coppia con Pryor, che Wilder accetta solo a condizione di riscrivere il copione. Il risultato è Non guardarmi: non ti sento, uscito nel maggio 1989 e ultimo grande successo commerciale dell’attore. La critica apprezza la recitazione di Wilder e Pryor ma boccia unanimemente la sceneggiatura del film.