Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder) è un film del 1959 diretto da Otto Preminger, tratto dall’omonimo romanzo di Robert Traver.
In una piccola cittadina del Michigan, nell’imminenza di un processo per omicidio, la moglie dell’accusato chiede di difendere il marito, tenente dell’esercito reduce della Corea, all’avvocato Paul Biegler, che cerca di dimenticare la delusione per la recente perdita del posto di pubblico accusatore impegnandosi solo in piccole cause, e dedicando gran parte del tempo alla pesca. La donna, che ama il divertimento e la provocazione, è stata violentata dal gestore di un bar, affrontato e ucciso a colpi di pistola di fronte alla clientela dal marito, che si è poi costituito. L’avvocato, spinto ad accettare la causa da un amico, ex valente giudice dedito all’alcol, e anche da spirito di rivincita sulle disavventure professionali, dopo aver interrogato l’imputato acconsente ad assumerne la difesa, ritenendo che l’unica strategia possibile debba riguardare le sue condizioni mentali nel momento del delitto. Condurrà le indagini e le ricerche giuridiche per la preparazione del processo con l’aiuto della brava segretaria e dell’amico giurista, che troverà un’occasione per redimersi dall’alcolismo, mentre la pubblica accusa locale sarà coadiuvata da un pubblico ministero giunto dalla città. In tribunale, in un dibattimento serrato e fra testimonianze a volte reticenti, anche in rapporto ad alcuni particolari ritenuti scabrosi da un’America ancora puritana, si scaverà ed analizzerà il delitto sotto molteplici aspetti, evidenziando ed approfondendo, anche attraverso le altre scene, i risvolti psicologici dei vari personaggi.
Assieme a La parola ai giurati di Sidney Lumet, Anatomia di un omicidio è considerato uno dei primi e migliori legal drama. All’epoca della sua uscita nelle sale cinematografiche americane, suscitò un vero scandalo in quanto era la prima volta che si usavano parole come “mutandine” e per questo la pellicola subì un attacco da parte dei puritani che consideravano il film “sporco”. Otto Preminger dovette difendere il suo film dai tagli che le televisioni volevano fare per la messa in onda. Joseph N. Welch, che interpreta il giudice, era stato un vero magistrato, famoso per aver rappresentato i vertici dell’esercito in una serie di audizioni presso il comitato presieduto dal senatore McCarthy negli anni cinquanta. Il film fu il suo esordio sullo schermo. In una delle scene è possibile vedere Duke Ellington (autore della colonna sonora) che duetta al piano con James Stewart.