Un gruppo di ragazzi del college intenti a trascorrere un fine settimana di divertimento sfrenato tra paintball, alcool e ragazze disinibite all’interno di un tanto vecchio quanto poco raccomandabile ospedale abbandonato.
Ed è già durante i titoli di testa che assistiamo ad un sanguinolento omicidio eseguito con trapano in Hazard Jack (2014), inedito cinematografico reso disponibile su supporto blu-ray italiano – con il trailer quale contenuto speciale – da Koch Media.
Perché, con un look che ricorda in un certo senso quello del trucida-innocenti della serie Violent shit, non tarda a farsi vivo l’efferato serial killer del titolo, interessato a rovinare attraverso la sua incontenibile furia assassina quello che doveva essere lo spensierato week-end organizzato dalla combriccola.
Mentre il David Worth cui dobbiamo, tra gli altri, Kickboxer – Il nuovo guerriero (1989) e Shark attack 3 – Emergenza squali (2002), dietro la macchina da presa orchestra il tutto nella maniera tipica dello slasher a basso costo, senza dimenticare l’indispensabile dose di tette al vento e privilegiando, ovviamente, la fantasia delle uccisioni a scopo illusoriamente liberatorio.
Quindi, se da un lato non mancano neppure un tizio carbonizzato e una coppia decapitata nel bel mezzo della copula, dall’altro sono martelli pneumatici e sparachiodi a consentire al liquido rosso vernice di colorare lo schermo.
Ma, per coloro che allo splatter da intrattenimento preferiscono elaborati maggiormente incentrati sulla costruzione della tensione psicologica, Koch Media lancia nel mercato tricolore dell’home video in alta definizione – nella sua collana Midnight Factory, dedicata all’horror – anche The invitation (2015), diretto dalla Karyn Kusama occupatasi, tra l’altro, del Jennifer’s body (2009) interpretato da Megan Fox e Amanda Seyfried.
Circa un’ora e quaranta di visione che prende il via dalla figura di Will, ovvero il Logan Marshall-Green di Prometheus (2012), il quale era un tempo legato alla moglie Eden alias Tammy Blanchard, scomparsa dopo la tragica perdita del loro figlio e ripresentatasi improvvisamente pochi anni più tardi e con un nuovo marito.
Una Eden stranamente cambiata e totalmente diversa da come era prima, a quanto pare intenta a riallacciare i rapporti con l’ex compagno e con tutti coloro che si era lasciata alle spalle; nel corso di una cena organizzata in quella che, una volta, era la casa del protagonista: una villa dove non sembra essere disponibile neppure il segnale dei telefoni cellulari.
Man mano che il dolore per la citata perdita si rivela il punto di partenza di uno script il cui aspetto più interessante – secondo la regista – è la componente emotiva che si innesta nel canovaccio di un thriller paranoico.
In quanto è proprio la paranoia ad accompagnare la lenta ed angosciante evoluzione di una claustrofobica vicenda di tensione che, non priva di flashback, soltanto una volta approdata al massacro finale lascia emergere pienamente chi è la vittima e chi il carnefice.
Con booklet incluso nella confezione e sezione extra costituita da trailer italiano e dieci minuti di dietro le quinte, il disco è racchiuso in custodia amaray inserita in slipcase cartonato.
Francesco Lomuscio