Film da Vedere

‘La caduta degli dei’ di Luchino Visconti

La caduta degli dei è un film del 1969 diretto da Luchino Visconti. È il primo capitolo della “trilogia tedesca”, che continua con Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1972). Nel suo spettacolo al cospetto della famiglia, Martin propone la performance di Marlene Dietrich ne L’angelo azzurro di Josef von Sternberg. L’attrice tedesca si complimentò con Helmut Berger, mandandogli un biglietto dove era scritto “sei stato persino più bravo di me!”. Con Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Griem, Renaud Verley e Umberto Orsini

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La caduta degli dei è un film del 1969 diretto da Luchino Visconti. È il primo capitolo della “trilogia tedesca”, che continua con Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1972).

Ai familiari riuniti per festeggiare il suo compleanno, il vecchio Joachim Essenbeck, proprietario di una delle più grandi acciaierie tedesche, annuncia il proposito di sostituire alla direzione dell’azienda il figlio Herbert – di idee democratiche – con l’altro figlio, Kostantin, iscritto alle S.A., le squadre d’assalto hitleriane: e questo per ingraziarsi il regime sebbene Joachim, personalmente, sia ostile a Hitler. Spinto da Haschenbach – cugino degli Essenbeck e membro delle S.S., la cui intenzione, per ingraziarsi l’esercito, è quella di eliminare le S.A. – Friedrich, dirigente dell’acciaieria e amante di Sophie (vedova del figlio maggiore di Joachim e madre del dissoluto Martin) – aspirando a sua volta alla direzione dell’azienda – uccide il vecchio Essenbeck facendo in modo che la colpa ricada su Herbert, costretto perciò a riparare all’estero, lasciando in Germania la moglie e due figli. Avendo ereditata la maggioranza delle azioni Martin – su pressioni della madre di cui è succube – si mette contro Kostantin in favore di Friedrich. Cercando di riguadagnare le posizioni perdute Kostantin ricatta Martin, che si è gravemente compromesso in una sporca faccenda sessuale, ma, durante la “notte dei lunghi coltelli” – nella quale le S.A. vengono massacrate dalle S.S. – il nipote elimina lo zio. Sophie e Friedrich si adoperano per mantenere nelle proprie mani la direzione dell’azienda ma Haschenbach, facendo leva sull’imbelle Martin, li costringe entrambi al suicidio.

Le riprese del film si sono svolte dal 1º luglio al 1º settembre 1968 in Austria (Attersee am Attersee e Unterach am Attersee), nella Germania dell’Ovest (Düsseldorf, Essen e Renania Settentrionale-Vestfalia) e in Italia (Cinecittà e Terni). Nel suo spettacolo al cospetto della famiglia, Martin propone la performance di Marlene Dietrich ne L’angelo azzurro di Josef von Sternberg. L’attrice tedesca si complimentò con Helmut Berger, mandandogli un biglietto dove era scritto “sei stato persino più bravo di me!”. La prima del film si è svolta a Roma il 14 ottobre 1969, ed in seguito è stato distribuito nelle sale del territorio nazionale il 16 ottobre dello stesso anno.

Riconoscimenti

1970 – Premio Oscar
Nomination Migliore sceneggiatura originale a Nicola Badalucco, Enrico Medioli e Luchino Visconti
1970 – Nastri d’argento
Regista del miglior film a Luchino Visconti
Miglior attore non protagonista a Umberto Orsini
Nomination Miglior soggetto originale a Enrico Medioli, Nicola Badalucco e Luchino Visconti
Nomination Miglior sceneggiatura a Enrico Medioli, Nicola Badalucco e Luchino Visconti
Nomination Migliore fotografia a colori a Armando Nannuzzi e Pasqualino De Santis
Nomination Migliore scenografia a Vincenzo Del Prato
Nomination Migliori costumi a Piero Tosi

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